11/08/2018

Arrampicata, per acquistare fiducia e autostima

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 11/08/2018 Aggiornato il 11/08/2018

E’ uno sport adrenalinico ma è adatto a tutte: permette di misurare le proprie capacità e insegna a superare gli ostacoli contando solo sulle proprie forze

Wild Country Alexandra Ladurner

Non è una tendenza recente. I numeri rivelano infatti che, da svariate stagioni, le donne si cimentano sempre più spesso con attività sportive adrenaliniche, che un tempo venivano scelte solo dagli uomini. Sul tema sono state anche svolte ricerche e studi, coinvolgendo team di psicologi e di sportivi, per capire che cosa spinga il gentil sesso ad affrontare pareti di roccia mozzafiato, rapide e gorghi di torrenti vorticosi o voli in parapendio.

La molla non è solo il piacere di mantenersi in forma. Spesso cercare emozioni forti serve a compensare frustrazioni o delusioni. Ma anche a (ri)trovare se stesse

Gli psicologi raccontano che i motivi che ci spingono a praticare discipline “da brivido” sono almeno tre.

  1. C’è la volontà di rivalsa nei confronti dell’uomo: praticando sport duri e tradizionalmente maschili, le donne intendono dimostrare a chiare lettere di non essere inferiori.
  2. C’è il desiderio di esorcizzare le proprie paure, perché affrontare situazioni estreme è un modo per ridimensionare tutte le difficoltà quotidiane.
  3. C’è la ricerca dell’emozione forte, del rischio, dell’imprevisto, che può dare pepe a una vita monotona e compensa eventuali frustrazioni nel lavoro o nella vita affettiva.

In ogni caso, uno degli sport che gli esperti ritengono più adatti alle donne in cerca di esperienze ad alto tasso di adrenalina è il climbing, l’arrampicata: l’agilità, il peso non eccessivo, la flessibilità e le caratteristiche morfologiche femminili agevolano durante la salita, dove non serve essere muscolose e forti ma trovare gli appigli migliori per avanzare. Gli psicologi la consigliano, perché con la guida di un istruttore che insegni l’abc è adatta a tutte (non serve essere né atlete, né temerarie) ed è un toccasana per l’autostima: quando ci si trova in parete si è davvero sole e si deve contare unicamente sulle proprie forze per cavarsela e arrivare in cima. Il rischio è contenuto, perché le ascensioni avvengono in sicurezza, con corda e imbracatura.
Come sottolinea la psicologa Serenella Salomoni, gli sport come il climbing, che impongono una prova di coraggio, sono molto gratificanti e regalano una grande sicurezza in se stesse, perché insegnano a misurare le proprie capacità e a mettersi in gioco. Insegnamenti utili anche per affrontare gli ostacoli della vita di tutti i giorni.

Ecco le scarpette giuste per la pratica “al femminile”