22/10/2020

World Pasta Day: è il momento di festeggiare il nostro piatto più pop

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 22/10/2020 Aggiornato il 22/10/2020

Non fa ingrassare ed è un serbatoio di energia immediata per affrontare la giornata. Classica o “alternativa”, scegli la tua preferita per festeggiare il World Pasta Day

Close-up of happy woman eating pasta for dinner.

 È uno dei piatti più nazionalpopolari della nostra tradizione culinaria e secondo una recente ricerca Eumetra, il Belpaese vanta una produzione che sorpassa i tre milioni di tonnellate, con un consumo medio all’anno di 23 chili a persona. E per celebrare questo alimento, il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, la giornata internazionale della pasta, una ricorrenza voluta da Unione Italiana Food e IPO (International Pasta Organization).

Troppo spesso demonizzata e messa alla berlina da diete troppo restrittive (spesso fai-da-te), la pasta è un’ottima pietanza, che può essere consumata anche quotidianamente.

«Se mangiata nelle giuste quantità e con i giusti condimenti, è un alimento che non fa aumentare di peso e fornisce energia di pronto consumo per il lavoro e lo studio. È ideale da portare in tavola anche due o tre ore prima di svolgere attività fisica», commenta la dottoressa Chiara Boscaro, biologo nutrizionista agli Istituti Clinici Zucchi di Monza.

L’identikit

La pasta più comune che bolle nelle nostre pentole è quella di semola di grano duro, che apporta circa 359 calorie per 100 grammi, di cui 80 grammi di carboidrati, sali minerali come il potassio, 12 grammi di proteine, 3 grammi di fibra e 2 grammi di grassi. Quella integrale è un po’ meno calorica, contiene più fibre (sei-sette grammi), una caratteristica che permette di aumentare il senso di sazietà, e anche vitamina E antiossidante.

Un piatto da dieci e lode

La quantità raccomandata per non appesantire il girovita è di 70/80 grammi a crudo, considerando che il prodotto aumenta di volume in fase di cottura. Per il condimento via libera a sugo di pomodoro, verdure, un cucchiaio di grana e olio extravergine di oliva. Meglio gustarla al dente, perché se troppo cotta può risultare poco digeribile. Il secondo di accompagnamento deve essere a base proteica.

Per tutti i gusti

Il mercato propone oggi diversi tipi di basta per ogni esigenza, tutte con una media di 80 grami di carboidrati all’etto.

  • Quella di mais (360 calorie ogni 100 grammi) è adatta alle persone affette da celiachia perché senza glutine, ha poco nickel, contiene potassio, fosforo e vitamina B9 o acido folico. Il suo colore giallo paglierino è dato dalla presenza di betacarotene.
  • La pasta di riso fa contare 365 calorie con un alto indice glicemico. Per questo non è indicata alle persone in sovrappeso e ai diabetici.
  • La pasta ai legumi si ottiene dalla macerazione di piselli, lenticchie, fave, fagioli, è la più ricca di proteine (20 grammi all’etto) e di fibre (10-12 grammi). Queste ultime aiutano a eliminare le scorie. Ha meno carboidrati e un minore apporto calorico (330 chilocalorie). Contiene calcio, fosforo, ferro, potassio, zinco e vitamine del gruppo B.
  • Quella di grano saraceno fornisce 340 calorie all’etto. Accanto a una buona disponibilità di fibre, proteine e oligoelementi, vanta in composizione la presenza di una sostanza antiossidante chiamata quercetina.