Sprechi alimentari: 10 trucchi per dire basta

Redazione Pubblicato il 07/11/2015 Aggiornato il 07/11/2015

Spese frettolose, errori nella conservazione, avanzi buttati via. È ora di dire stop agli sprechi evitabili di cibo. Con qualche regola di buon senso

Strategia antispreco

Ogni anno in Italia si sprecano circa 27 chili di cibo a persona, pari a 454 euro all’anno per famiglia. Ma la situazione, grazie anche alle tante campagne di sensibilizzazione (e sicuramente anche alla crisi economica) sta cambiando.

Sei italiani su 10 hanno capito che si tratta di un sacrilegio e cercano di correre ai ripari.

Il 75% fa la spesa in modo più attento, il 56% riutilizza gli avanzi, il 37% riduce le quantità acquistate, il 34% guarda con più attenzione la data di scadenza e l’11% dona in beneficenza.

Il decalogo antisprechi

Ecco le 10 regole antispreco, dalla spesa alla tavola.

  1. Non andate al supermercato a stomaco vuoto: l’appetito porta ad acquistare più delle reali necessità. Fate una lista della spesa, pianificando i pasti della settimana.
  2. Prima di comprare, leggete le etichette, facendo attenzione alle scadenze e alle istruzioni d’uso e conservazione. Occhio ai formati convenienza e alle offerte: spesso la data di scadenza è troppo vicina…
  3. Preferite i prodotti locali a chilometro zero e acquistate presso mercati, fattori e agriturismi: frutta e verdura durano anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.
  4. Una volta a casa, riponete con attenzione la spesa: gli alimenti con una data di scadenza più lontana vanno dietro, mentre avanti vanno riposti quelli più vecchi, per consumarli prima.
  5. Non togliete i prodotti dalla confezione: si conservano meglio nel packaging originale. Utilizzate i supporti indicati o forniti per richiudere l’imballo una volta aperto.
  6. In frigorifero, sistemate ogni alimento nel posto giusto: frutta e verdura nei cassetti, pesce e carne cruda al primo piano, carne cotta al secondo, affettati e formaggi più in alto; conserve aperte e uova ancora più su. Congelate gli alimenti che avanzano scrivendo sul contenitore la data e ricordate che i piatti scongelati e cotti possono essere ricongelati.
  7. Riciclate gli avanzi. Polpette o polpettoni di carne o tartare di pesce sono un’ottima soluzione, le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca può essere caramellata e diventare un torrone mentre con quella fresca si ottengono marmellate o macedonie. Il pane del giorno prima si può scaldare e mangiare, oppure surgelare, grattugiare o utilizzare per ricette di recupero: dai canederli trentini ai “capunsei” lombardi, dalla panzanella alla “pappa al pomodoro” della Toscana fino al pane cotto e rape della Puglia.
  8. Praticate il foodsharing: se il cibo è troppo e non si può congelare o riciclare, condividetelo con amici e vicini di casa.
  9. Portate a casa gli avanzi del ristorante. Non c’è niente di cui vergognarsi: negli Stati Uniti lo fanno anche le celebrities. Solo un italiano su 10, invece, chiede regolarmente la “doggy bag”.
  10. Infine, il consiglio della nonna: prima di buttare, aprite, odorate, assaggiate… e poi decidete!