Pane al carbone e riso Venere: va di moda il nero… anche a tavola

Redazione Pubblicato il 30/09/2015 Aggiornato il 30/09/2015

Dal pane al carbone ai fagioli neri, dal tartufo al cioccolato extra dark. I cibi neri conquistano la tavola con il loro fascino intrigante e la loro ricchezza di nutrienti

fagioli neri

Difficile pensare alla tavola associandola a un non colore come il nero. In un trionfo di cibi colorati di rosso, giallo, arancione e verde, trovarsi davanti un piatto di tagliatelle nere e un pane al carbone può essere una sorpresa che intriga e al tempo stesso suscita controversi sentimenti.

Eppure neri sono i cibi più raffinati, come il caviale e il tartufo. Nere sono le olive e i fagioli messicani ricchissimi di proteine, fibre e ferro, i semi di papavero e quelli di sesamo che insaporiscono i piatti, la soia e alcune varietà di riso, in particolare quello che in occidente si chiama riso Venere e che gli orientali definiscono “riso di Dio” per la sua ricchezza in nutrienti e il suo valore medicamentoso. Nero è il cioccolato con la più alta percentuale di cacao, amato dagli intenditori e dai nutrizionisti che lo annoverano tra i cibi più preziosi per la salute e il benessere del fisico e della mente viste le sue proprietà di modulare in senso positivo l’umore e di riaccendere la passione tra le lenzuola.

Ma la novità in tema di cibi “dark” è il pane al carbone vegetale, uno tra i più amati nel vasto universo dei pani ad alto valore nutrizionale sempre più ricercati sulla tavola. A piacere non è solo il suo aspetto “zen” ma anche le sue proprietà benefiche, prima fra tutte quella di assorbire i gas intestinali per evitare quel fastidioso effetto “palloncino” tipico dei pani lievitati. Da sempre utilizzato come anti-gonfiore il carbone vegetale ridotto in polvere viene aggiunto all’impasto per colorarlo ma anche per renderlo più digeribile.
Il pane al carbone è perfetto per accompagnare qualsiasi piatto, per accogliere ogni farcitura e da abbinare alle bevande più diverse, da quelle tradizionali come la birra alle più nuove a base di linfa di betulla, un altro derivato dalla filiera del legno.

La polvere di carbone non si aggiunge solo al pane. Si mette anche nell’impasto della pizza e in quello della focaccia e si aggiunge alla farina per tagliatelle che insieme al risotto al nero di seppia colorano con una vena gotica la tavola.