Otto bicchieri d’acqua al dì? Regola confermata

Redazione Pubblicato il 15/09/2015 Aggiornato il 15/09/2015

Vi hanno sempre detto di bere tanto, ma ora studiosi americani mettono in dubbio questa regola. Ecco la tesi di un famoso esperto italiano

bere 8 bicchieri

Ha fatto scalpore la recente tesi americana secondo cui la famosa regola degli 8 bicchieri d’acqua al giorno sia in realtà inutile e non provata scientificamente. Lo ha affermato un professore dell’Indiana University School of Medicine in un articolo pubblicato sul New York Times.

Immediata e netta la risposta di Nicola Sorrentino, dietologo e idrologo medico dell’università di Pavia, direttore scientifico delle Terme sensoriali di Chianciano Terme: «Dalle raccomandazioni degli esperti alle linee guida internazionali, nessuno – afferma il professor Sorrentino – sottovaluta l’importanza di idratarsi correttamente. Anzi ci indicano che ogni giorno, in generale, gli uomini devono bere 2500 ml, le donne 2000 ml e i bambini 1500 ml. Circa il 20% di queste quote può essere assicurato dagli alimenti, soprattutto frutta e verdura. La parte restante deve essere introdotta tramite le bevande, tra cui quella da preferire è l’acqua».

La regola degli 8 bicchieri rappresenta lo standard consigliato alla stragrande maggioranza delle persone, ma il fabbisogno quotidiano varia in base all’età, al genere, alle caratteristiche fisiche e allo stile di vita. Al di là dei numeri, c’è una regola valida sempre: «Non aspettare di avere sete – sottolinea l’esperto – perché ciò indica che nell’organismo c’è già una condizione di squilibrio idrico. Meglio portare sempre con sé una bottiglietta e ogni tanto fare piccoli sorsi. La sete è controllata dall’ipotalamo, una ghiandola situata alla base del cranio: a volte scatta in ritardo, come nel caso di bambini e anziani».

Raggiungere la quota degli 8 bicchieri giornalieri non è difficile. Ecco come distribuirli: uno al risveglio, utile anche per stimolare l’intestino, 2 a metà mattina e 2 a metà pomeriggio, uno e mezzo durante ogni pasto (non di più, per non diluire troppo i succhi digestivi, rallentando la digestione).

Importantissimo il reintegro di acqua dopo l’attività sportiva, durante l’allattamento, quando si ha la febbre.

Non è vero, invece, che d’inverno potete bere meno che in estate: con il freddo, si hanno comunque importanti perdite idriche a causa delle temperature rigide e del riscaldamento di case e uffici.

E i cibi? Quelli più ricchi di acqua sono frutta e verdura: in cima alla lista ci sono anguria, cetrioli e ravanelli, ma anche insalata, meloni, pesche, peperoni, susine e pomodori sono una buona fonte d’idratazione. Consumate la verdura preferibilmente cruda o cotta brevemente e a basse temperature (la cottura comporta una massiccia perdita di liquidi).