17/02/2020

Melassa, la sorella buona dello zucchero

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 17/02/2020 Aggiornato il 17/02/2020

Meno calorica dello zucchero bianco è anche ricca di vitamine del gruppo B, ferro e calcio. Per questo è consigliata agliasportivi ma anche a chi deve affrontare malattie virali e convalescenza

grape molasses on wooden floor, slice of bread and wooden spoon.       ; Shutterstock ID 1169016454; Pubblicazione: sld online

Rallenta il metabolismo e rende instabile pure l’umore. Lo zucchero bianco resta sotto accusa. Soprattutto perché, come sottolinea l’Organizzazione mondiale della Sanità, ne consumiamo troppo: almeno 20 volte più del nostro reale fabbisogno.  Il bisogno di cibi dolci è però il più primordiale degli istinti tanto che persino i neonati lo apprezzano.

La soluzione è trovare un’alternativa altrettanto soddisfacente ma tutta naturale, in grado di fornire non solo calorie vuote ma anche sali minerali e vitamine. Da provare è la melassa, il liquido bruno che si separa dallo zucchero per centrifugazione.

Il termine melassa deriva dal portoghese melaço a sua volta dal latino mel che significa miele. Pur essendo così diversa nell’aspetto dallo zucchero è quello che maggiormente gli assomiglia per l’azione che svolge sull’organismo. Con il vantaggio che fornisce la metà delle calorie assicurando un buon apporto di vitamine del gruppo B. ferro e calcio.

A chi è più utile

Veloce nel fornire energia, non crea problemi digestivi. Per questo la melassa è il dolcificante ideale per gli sportivi e per chi è sottoposto a stress fisico. Viene consigliata durante le convalescenze e in caso di malattie virali, in quanto fornisce velocemente quell’energia che viene meno quando il corpo è impegnato a contrastare le malattie.

Come utilizzarla

Ha un’eccellente resa nella cottura e dunque può sostituire lo zucchero anche nelle preparazioni. Ed  è un ottimo dolcificante nelle tradizionali tisane balsamiche invernali.