21/11/2022

Melagrana, un superfood per combattere infiammazioni e invecchiamento

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 21/11/2022 Aggiornato il 21/11/2022

Antiossidante, astringente, antibatterico: la melagrana è un frutto dalle mille virtù, che può essere gustato così com’è, usato per cucinare o per ricette di bellezza fai-da-te

Whole and half-cut pomegranate on wooden table. Studio Photo

La melagrana è il frutto di una pianta asiatica (viene da una zona compresa tra Iran e Himalaya) ormai diffusa in tutte le aree a clima prevalentemente secco. Resistente alla stagione più calda, ma anche a temperature fino a meno 10°C, è nota anche per una varietà nana, di impiego esclusivamente ornamentale.
La varietà più conosciuta è apprezzata per il gusto particolare e le virtù nutrizionali: i frutti, che maturano tra tardo autunno e inverno, si presentano come bacche grandi e robuste, che secondo la varietà contengono 600 o più semi (gli arilli). Ogni seme è circondato da una polpa colorata (dal bianco al rosso rubino) ed è separato dagli altri da una membrana giallognola resistente, detta cica. La polpa è profumata con un gusto che, secondo le specie, può tendere all’acidulo, piuttosto che al dolce.

Superfood a pieno diritto

Della melagrana oggi in genere si consumano i semi e la polpa, il succo e l’olio. I semi e la polpa apportano buone quantità di polifenoli (tannini e flavonoidi), vitamine (la C prima di tutto), fibre, zuccheri e minerali (potassio). Nella tradizione, inoltre, sono noti gli impieghi dei fiori e delle scorze delle bacche.

Molto apprezzate le proprietà astringenti dei tannini (ad alta concentrazione nelle scorze) e quelle antinfiammatorie degli infusi ottenuti dai fiori, impiegati nelle patologie della bocca.

Oggi, per tutte queste virtù, il frutto è considerato un superfood, un alimento funzionale, per i suoi innumerevoli effetti: antiossidanti, anticoagulanti, astringenti, gastroprotettivi, idratanti, antimicrobici e vasoprotettori. La ricerca attuale è focalizzata sul ruolo di polifenoli e tannini nel controllo dell’infiammazione cronica, considerata oggi il denominatore comune delle principali patologie croniche.

 

Come consumarla

Il melograno è un frutto molto versatile in cucina: una volta sgranato lo potete mangiare a colazione, mescolato al muesli e allo yogurt, o a merenda, a pezzi insieme a una macedonia. A tavola viene abbinato al riso, alla carne di pollo o al pesce, per piatti gustosi e light. Il succo e i semi si possono trasformare anche in cosmetici fai-da-te: con il succo si possono fare delicati impacchi per la pelle arrossata o i capelli sfibrati, mentre i semi, uniti a olio o yogurt, diventano eccellenti esfolianti per il corpo.