06/11/2021

Pasta: il condimento? Meglio light. E con un tocco croccante

Alberta Mascherpa Pubblicato il 06/11/2021 Aggiornato il 06/11/2021

Un sondaggio rivela gli italiani adorano la pasta ma preferiscono un condimento leggero. E al posto del formaggio grattugiato si fanno conquistare dalla croccantezza della frutta secca

detail view of Chef inside the kitchen preparing zucchini spaghetti with pistachio pesto dish

American Pistachio Growers, l’associazione no profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani, ha voluto indagare con un sondaggio online i gusti degli italiani in termini di pasta e condimenti.

Le risposte hanno riservato un buon numero di conferme, prima fra tutte l’amore che gli italiani hanno verso questo piatto di cui il 100% degli intervistati ha dichiarato di non poterne fare a meno, ma anche qualche sorpresa.

Si comincia con le preferenze a livello di farina e qui la tradizione ha la meglio: il 72% degli intervistati infatti porta in tavola la pasta tradizionale mentre è solo il 28% che opta per l’integrale.

La leggerezza vince

E i condimenti? Gli italiani, sempre più attenti alla linea, puntano su quelli light preferiti da 4 intervistati su 10. Un ottimo compromesso per non rinunciare al piacere della pasta e coniugare gusto, linea e benessere. Del resto perché privarsi della pasta? «Ha un grande pregio, quello di essere un’eccellente fonte di amido, un carboidrato complesso che dovrebbe essere la nostra principale fonte di energia» spiega Martina Donegani, biologa nutrizionista. «A differenza però di altri prodotti come il pane e il riso ha anche un indice glicemico relativamente basso, soprattutto se si sceglie nella versione integrale, più ricca di fibre, e la si mantiene a cottura “al dente”, così da garantire all’organismo un regolare e prolungato rifornimento di energia senza provocare un brusco aumento della glicemia».

Un topping croccante

Puntare su ricette semplici, leggere e con il giusto equilibrio nei condimenti quindi funziona per soddisfare il palato senza far salire l’ago della bilancia. E se per aggiungere un tocco speciale ai piatti di pasta l’81% degli italiani punta sul classico formaggio, ben sei italiani su dieci optano per la frutta secca da aggiungere a cottura terminata per dare croccantezza al piatto mentre il 38% degli intervistati, pur non avendola mai provata, si dicono ben disposti a farlo in un futuro prossimo.
Una buona idea può essere quella di scegliere come topping inedito e saporito per la pasta i pistacchi americani: ricchi di proteine, nutrienti e grassi insaturi, possono assumere un ruolo fondamentale nell’armonia complessiva di un primo piatto aggiungendo un tocco in più croccante e sfizioso oppure diventando parte integrante di un condimento. Il pistacchio americano è, infatti, un ingrediente versatile da abbinare sia a ricette ricche sia più light, adatto a chi segue una dieta bilanciata integrata dai carboidrati.

Mai provati i pistacchi?

I pistacchi americani sono perfetti anche come ingrediente per i sughi. Sono ricchi infatti di proteine ad alto contenuto di leucina, un prezioso aminoacido essenziale, che vengono digerite molto più rapidamente e forniscono un buono stimolo alla sintesi proteica muscolare, preziosa per mantenere il peso forma. Una proprietà questa che ben si sposa con la pasta. «Non tutti sanno infatti che contiene una buona dose di proteine (mediamente dall’11 al 14%) e fornisce anche vitamine del gruppo B più importanti sali minerali come il fosforo e il potassio» commenta la dottoressa Donegani. «Senza dimenticare che il sugo stesso che accompagna la pasta può diventare fonte di altri importanti principi nutritivi: un mix di verdure accompagnato a una fonte proteica e di grassi buoni, anche quelli di origine vegetale contenuti ad esempio nei pistacchi americani, riduce ulteriormente il carico glicemico del pasto e la rende un piatto ancora più equilibrato». E il tema spinoso delle calorie? «E’ il condimento a fare la differenza: un etto di pasta fornisce circa 350 kcal che aumentano in base alla ricchezza e all’abbondanza del sugo».