Mele ripiene al forno: un dessert rustico dal cuore croccante
Perfette come dessert al cucchiaio o come coccola da servire dopo un pasto, le mele Gala Val Venosta ripiene portano calore e dolcezza in tavola, rendendo speciale anche la giornata più fredda
Le mele Gala Val Venosta, dolci e succose, sono lo scrigno ideale per un ripieno croccante, leggermente speziato e ricco di aromi. Otterrete così un dolce facile ma irresistibile, perfetto per portare calore e dolcezza sulle vostre tavole.
Basta scavare le mele, farcirle con un mix di mandorle croccanti, morbido marzapane e fiocchi d’avena, e lasciare che il forno faccia il resto.
Ingredienti per 6 persone
6 mele Gala Val Venosta
una noce di burro
zucchero q. b.
per il ripieno
45 g di mandorle
50 g di burro morbido
70 g di marzapane
45 g di zucchero
2 pizzichi sale
40 g di fiocchi di avena
1/2 cucchiano di cannella in polvere
1/3 di cucchiaino di cardamomo in polvere
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Preparazione
Lavate le mele Gala, asciugatele e tagliate la calotta. Private le mele del torsolo. Ungete l’esterno con poco burro, quindi passatele nello zucchero e adagiatele in una pirofila foderata di carta da forno. Tritate grossolanamente le mandorle. Mettete il burro in una ciotola, unite il marzapane spezzettato, lo zucchero e il sale. Montate con le fruste elettriche fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo. Unite i fiocchi di avena, le mandorle tritate, la cannella, il cardamomo e l’estratto di vaniglia. Lavorate nuovamente con le fruste. Preriscaldate il forno (ventilato) a 170°C. Riempite l’interno delle mele con il ripieno. Chiudete con la calotta tenuta da parte e infornate per circa 30 minuti. Per verificare se le mele sono cotte, provate a infilzarle con una forchetta.
Dalla Nuova Zelanda alla Val Venosta
Ricca di sapore, la mela Gala si presenta nella sua elegante buccia rosso-gialla è disponibile già a settembre e si può gustare fino a marzo. Ha uno spiccato gusto dolce e poco aspro e un aroma rinfrescante. Sebbene “Gala” sembri un nome italiano, la varietà proviene dalla Nuova Zelanda, da dove è partita nel 1939 alla conquista del mondo. Alle alte quote della Val Venosta prospera particolarmente bene.
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