Mele ripiene al forno: un dessert rustico dal cuore croccante

Redazione Pubblicato il 17/10/2025 Aggiornato il 17/10/2025

Perfette come dessert al cucchiaio o come coccola da servire dopo un pasto, le mele Gala Val Venosta ripiene portano calore e dolcezza in tavola, rendendo speciale anche la giornata più fredda

Mele al forno ripiene_

Le mele Gala Val Venosta, dolci e succose, sono lo scrigno ideale per un ripieno croccante, leggermente speziato e ricco di aromi. Otterrete così un dolce facile ma irresistibile, perfetto per portare calore e dolcezza sulle vostre tavole.

Basta scavare le mele, farcirle con un mix di mandorle croccanti, morbido marzapane e fiocchi d’avena, e lasciare che il forno faccia il resto.

Ingredienti per 6 persone

6 mele Gala Val Venosta

una noce di burro

 zucchero q. b.

per il ripieno

45 g di mandorle

50 g di burro morbido

70 g di marzapane

45 g di zucchero

2 pizzichi sale

40 g di fiocchi di avena

1/2 cucchiano di cannella in polvere

1/3 di cucchiaino di cardamomo in polvere

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preparazione

Lavate le mele Gala, asciugatele e tagliate la calotta. Private le mele del torsolo. Ungete l’esterno con poco burro, quindi passatele nello zucchero e adagiatele in una pirofila foderata di carta da forno. Tritate grossolanamente le mandorle. Mettete il burro in una ciotola, unite il marzapane spezzettato, lo zucchero e il sale. Montate con le fruste elettriche fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo. Unite i fiocchi di avena, le mandorle tritate, la cannella, il cardamomo e l’estratto di vaniglia. Lavorate nuovamente con le fruste. Preriscaldate il forno (ventilato) a 170°C. Riempite l’interno delle mele con il ripieno. Chiudete con la calotta tenuta da parte e infornate per circa 30 minuti. Per verificare se le mele sono cotte, provate a infilzarle con una forchetta.

Dalla Nuova Zelanda alla Val Venosta

Ricca di sapore, la mela Gala si presenta nella sua elegante buccia rosso-gialla è disponibile già a settembre e si può gustare fino a marzo.  Ha uno spiccato gusto dolce e poco aspro e un aroma rinfrescante. Sebbene “Gala” sembri un nome italiano, la varietà proviene dalla Nuova Zelanda, da dove è partita nel 1939 alla conquista del mondo. Alle alte quote della Val Venosta prospera particolarmente bene.