I cibi della fertilità

Redazione Pubblicato il 22/02/2022 Aggiornato il 23/02/2022

Ritrovare il peso e forma e seguire un'alimentazione ricca di omega 3, fibre, proteine nobili e a basso indici glicemico fa aumentare le possibilità di concepire un bambino

Healthy eating for well balanced diet and heart care: overhead view of a group of food rich in healthy fats shot on rustic wooden table. The composition includes salmon, sardines, avocado, extra virgin olive oil, nuts and seeds like walnut, almonds, pecan, hazelnuts, pistachio and pumpkin seeds. High resolution 42Mp studio digital capture taken with SONY A7rII and Zeiss Batis 40mm F2.0 CF lens

Il Papa lo ha definito “inverno demografico”.  Oggi gli italiani fanno sempre meno figli, sempre più avanti con gli anni, e il problema infertilità aumenta di pari passo con l’età.

La fecondazione assistita è l’ultima spiaggia: pensarci a tempo debito è la prima soluzione. Poi uno stile di vita sano e un’alimentazione adeguata possono rivelarsi ottimi alleati.

Scopri i tuoi alleati a tavola

Non rinunciare ai latticini, piuttosto stare attenti alla loro qualità e consumare prodotti fermentati e fonte di probiotici come yogurt e kefir perché sono una riserva potente di calcio, che servirà in gravidanza e durante l’allattamento e limitare prodotti come mozzarella o formaggi molto stagionati perché hanno un impatto importante sulla produzione di insulina.

Attenzione ai prodotti light: uno yogurt senza grassi spesso è più ricco di zuccheri rispetto a uno intero, quindi pur avendo un carico calorico inferiore fa alzare di più la glicemia e di conseguenza l’insulina. 

Via libera alle fibre, fonti di inulina che nutre i batteri buoni dell’intestino: molti studi evidenziano come la composizione del microbiota interviene nel metabolismo degli ormoni, influenzandone il livello. Diverse ricerche hanno dimostrato che esiste una comunicazione tra microambiente intestinale e uterino che si riflette sull’impianto dell’embrione.

Alterna i cereali. Sì alla pasta integrale, al farro, al miglio, all’orzo, al riso integrale (o basmati, thai o venere), alla quinoa che puoi abbinare a fonti proteiche.  

Dai la precedenza alle verdure amare: cardo, carciofo, cicoria, rucola hanno un’azione benefica sul fegato, che a sua volta ha un ruolo importante nel metabolismo degli ormoni. In più, ci aiutano ad abbassare il livello della glicemia, il tasso di zucchero nel sangue. 

Sì agli alimenti ricchi di omega 3: pesce azzurro, avocado, olio extravergine d’oliva, salmone (meglio selvaggio), frutta secca. Sono antinfiammatori naturali che favoriscono il senso di sazietà e aiutano a tenere sotto controllo il peso.

Ok alla carne, purché sia di buona qualità: meglio se proviene da animali allevati al pascolo o “grass feed”, perché le carni sono più ricche di grassi buoni, o se si tratta di carne bianca da allevamenti biologici. 

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