Etichette alimentari: ancora più precise e dettagliate

Redazione Pubblicato il 20/04/2018 Aggiornato il 20/04/2018

Scattano obblighi più stringenti per le etichette alimentari, in cui da oggi devono essere specificati origine e provenienza dei prodotti. Ecco a cosa fare attenzione

etichettecibo

È scattato l’obbligo di indicare nell’etichetta degli alimenti più comuni (olio, pelati e conserve di pomodoro, pasta e riso) la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento.

Lo scopo è garantire una completa informazione al consumatore e una migliore rintracciabilità degli alimenti da parte degli organi di controllo.

Previste sanzioni da 2.000 euro a 15.000 euro in caso di irregolarità.

Origine, informazione fondamentale

Secondo Coldiretti, questo provvedimento aiuterà a contrastare le informazioni ingannevoli sui prodotti che riguardano un alimento su 4 in Italia. L’84% dei consumatori ritiene infatti fondamentale conoscere, oltre l’origine degli ingredienti, anche il luogo in cui è avvenuta la lavorazione. Oggi oltre un quarto della spesa è ancora “anonima”, con l’etichetta che non indica la provenienza di alimenti come salumi, succhi di frutta, carne di coniglio. Andrebbe prevista anche l’indicazione obbligatoria degli ingredienti, considerato l’elemento determinate dal 96% dei consumatori. Un alimento può essere realizzato e confezionato in Italia, ma le materie possono provenire dall’estero.

Attenzione a…

L’importanza di leggere bene le etichette al momento dell’acquisto è ricordata anche dagli esperti di alimentazione. Ecco a cosa fare attenzione.

  • Uova: attenzione alle indicazioni “0” biologico, “1” da allevamento all’aperto e “2” a terra.
  • Latte: verificate il paese di mungitura e quello di trasformazione e il confezionamento in ambiente asettico. Preferite latte da pascoli 100% italiani.
  • Olio d’oliva: deve essere indicata la spremitura a freddo, senza l’utilizzo di solventi. La definizione di “categoria superiore” è sinonimo di qualità.
  • Aceto balsamico: controllate da che prodotto proviene la fermentazione (vino, frutta) con preferenza per l’origine biologica. Verificate l’origine italiana, meglio se di origine protetta come quello di Modena. Deve essere specificato che non stati aggiunti solfiti (occhio alle sigle E221 ed E222).
  • Pasta: è bene verificare sia la provenienza della semola che la sua località di produzione. Per esempio: “pasta italiana prodotta con semola italiana da grano italiano”.
  • Riso: scegliete le varietà Arborio e Carnaroli. In etichetta è da preferire l’origine 100% italiana e la tracciabilità completa del processo produttivo.