09/09/2020

Caffè freddo? No, cold brew

Alberta Mascherpa Pubblicato il 09/09/2020 Aggiornato il 09/09/2020

Una tendenza che arriva dagli Stati Uniti e che suggerisce di estrarre il caffè a freddo per gustare il meglio dei chicchi

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A casa lo facciamo tutti (o quasi) così, mettendo quello della moka nel frigorifero per poi berlo ghiacciato. Al bar chiediamo uno shakerato che è un espresso con aggiunta di ghiaccio.

Ma per chi ama il caffè freddo il migliore è sicuramente il cold brew ottenuto grazie a un’estrazione a freddo.

Più dolce e aromatico

La differenza è tutta una questione di gusto: il caffè preparato a caldo e poi raffreddato tende ad essere piuttosto amaro e per questo in genere lo si zucchera parecchio, senza contare che quello della moka messo in frigorifero a volte prende anche toni leggermente aciduli. Tutto questo si evita con il cold brew che viene ottenuto con un’estrazione a freddo partendo da acqua non riscaldata, un segreto che permette di estrarre dal caffè solo le note dolci e aromatiche e non quelle amare che emergono invece se si usa acqua calda. Una tendenza che arriva dagli States e che si sta diffondendo sempre più anche in Italia dove crescono in continuo il numero di bar e caffetterie che servono il cold brew. In internet si trovano invece bottigliette già pronte che hanno il pregio di resistere in frigorifero per tre, quattro giorni senza alterarsi nel sapore.

Prepararlo a casa

Cold brew fai da te? Il modo più semplice è per infusione: basta prendere una caraffa piena di acqua fredda e aggiungere del caffè, meglio se di qualità arabica, macinato in modo grossolano, calcolando circa70-80 per litro di acqua. Si lascia in infusione in frigorifero per 12 ore e si filtra con un colino fitto. Nei negozi di casalinghi si possono anche trovare caraffe con il filtro incorporato che rendono la preparazione ancora più semplice.

Per veri intenditori

L’alternativa per intenditori è il cold drip che richiede uno strumento specifico, il tower dripper che permette all’acqua di scendere sul caffè macinato, circa 50-60 grammi per litro, goccia a goccia: in quattro ore è pronto un caffè freddo limpido, dolce e aromatico che in base alla miscela usata può avere una consistenza quasi liquorosa. Come gustare il caffè freddo poi è tutta una questione personale: liscio o con ghiaccio, con il latte vaccino oppure vegetale e per chi vuole cedere alla golosità in versione granita da accompagnare magari con la panna.