Pollo: come sceglierlo e cucinarlo al meglio

Redazione Pubblicato il 01/03/2017 Aggiornato il 30/03/2017

Arrosto o alla griglia, sulla tavola degli italiani il pollo non manca mai. Ma spesso non è preparato nel modo giusto. L'errore più comune? Cuocerlo troppo poco

pollo

È una delle carni preferite dagli italiani: dal pollo arrosto della domenica al petto di pollo alla griglia per chi vuole stare in forma sono oltre 46 milioni gli italiani che lo portano in tavola con regolarità secondo una recente ricerca condotta da Doxa Advice per Unaitalia, l’Unione Nazionale Filiere Agroalimentari delle Carni e delle Uova. Ma siete sicure di non fare degli errori al momento di prepararlo e cuocerlo? Ecco i consigli di Giorgio Donegani, direttore scientifico della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare.

L’acquisto

Come riconoscere se un pollo è fresco? Bisogna osservare la pelle che non deve mai apparire asciutta e ispessita e la carne che deve essere rosata, lucida e umida. Annusandola, poi, deve avere un odore molto leggero, senza sentori acidi o comunque sgradevoli. Attenzione anche alle confezioni: quelle surgelate non devono essere brinate, quelle del prodotto fresco non devono presentare rigonfiamenti, segno che l’involucro potrebbe essere stato esposto a temperature superiori a quelle corrette.

Il trasporto

Se passa molto tempo tra l’acquisto e il rientro a casa occorre fare attenzione che il pollo non si surriscaldi attrezzandosi con una borsa termica. Attenzione poi a non mettere nello stesso sacchetto il pollo e le verdure: la condensa che si sviluppa potrebbe contaminare l’involucro della carne ed esporla a un maggior rischio di alterazioni.

Nel frigorifero

Il pollo come tutti gli altri alimenti crudi dovrebbe essere riposto nella parte bassa, la più fredda. Una volta cotto, il pollo va conservato in recipienti coperti. E lo scongelamento? Deve essere il più rapido possibile in modo da preservare al meglio il sapore e la tenerezza della carne.

La preparazione

Alcune ricerche hanno rilevato che il 65% delle persone non si lava le mani prima di iniziare la preparazione e il 38% non lo ha fa dopo aver maneggiato cibi crudi. Importante invece lavarsi bene le mani prima di mettersi a cucinare il pollo e usare un tagliere e un coltello solo per questo alimento, lavando entrambi dopo l’utilizzo.

Non si deve invece a passare il pollo sotto l’acqua: è un errore perché il lavaggio non solo non elimina i batteri ma, se sono presenti, li diffonde ai piani di cucina.

La cottura

In padella o al forno poco importa: quello che conta è che il pollo venga servito sempre ben cotto. Se si usa un termometro da cucina bisogna verificare che la temperatura interna sia di 74°. Se si cuoce il pollo intero, meglio legarlo in modo che la cottura sia uniforme, mentre se si sceglie la griglia attenzione a non bruciacchiare la carne.

In tavola

Una volta cotto il pollo andrebbe portato a tavola entro 15/20 minuti. Le temperature tra i 10 e i 50 gradi, infatti, sono le più favorevoli alla crescita microbica ed è quindi opportuno che la carne non si freddi prima di essere servita. E se si deve cuocere il pollo molto prima? Bisogna cercare di raffreddare la carne rapidamente dopo la cottura immergendo la pentola ben chiusa in acqua fredda e tenendola poi in frigorifero fino al momento di scaldare il pollo.