Farina: scegli quella giusta

Redazione Pubblicato il 24/05/2017 Aggiornato il 24/05/2017

Le farine non sono tutte uguali: hanno proprietà nutrizionali differenti e si usano per preparazioni diverse in cucina

farina

Basta dare un’occhiata allo scaffale di un supermercato per scoprire che ci sono tante varietà di farina. Ognuna ha particolari caratteristiche, dovute al tipo di raffinazione, che la rendono più o meno adatta alle diverse preparazioni in cucina.

La farina 00: è la più raffinata di tutte, cioè la più bianca e proprio per questo viene chiamata “fior di farina”. Per ottenere questo risultato viene eliminata del tutto la parte esterna del seme e anche il germe, il cuore del chicco. Dal punto di vista nutrizionale è quindi la farina più povera e quella che per altro provoca immediato innalzamento della glicemia e un conseguente rischio di aumento di peso. Non se ne può fare a meno però per la preparazione della pasta all’uovo, per alcuni tipi di dolci e per la besciamella.

La farina tipo 1: è meno raffinata e contiene percentuali maggiori di crusca e germe soprattutto se si sceglie una farina artigianale macinata a pietra. Così ha più fibre e anche un po’ di vitamine del gruppo B, sali minerali e aminoacidi. Si può usare per il pane, la pizza e le pastelle.

La farina tipo 2: è chiamata anche semi-integrale perché contiene buone percentuali di crusca e di germe insieme con fibre, vitamine e sali minerali. Funziona bene per la preparazione del pane, della pizza e dei dolci.

La farina integrale: si ottiene usando tutto il chicco. Per questo è la più nutriente, ricca di fibre, vitamine ma anche di grassi: aiuta a mantenere regolato l’intestino e tiene sotto controllo i picchi di insulina. Si può usare per tutte le preparazioni lievitate, dalla pizza ai dolci ma attenzione che si conserva meno delle altre farine.

Per evitare che faccia grumi meglio conservare la farina in contenitori ermetici.