25/09/2019

Con le radici salvi linea e benessere

Alberta Mascherpa Pubblicato il 25/09/2019 Aggiornato il 25/09/2019

Scorzonera, pastinaca e l’esotico daikon. Spesso dimenticati, tuberi e radici sono preziosi per disintossicare l’organismo e ritrovare leggerezza

pastinaca

Ci sono quelle “nostrane” che arrivano dalla tradizione, spesso dimenticata, di una cucina povera. E ci sono quelle esotiche, meno conosciute ma altrettanto preziose per virtù nutrizionali.

Le radici e i tuberi al sapore unico e intenso associano ottime valenze drenanti e depurative, ideali per tenere sotto controllo l’ago della bilancia.

La scorzonera

La scorzonera è forse la radice più conosciuta. Chiamata anche asparago d’inverno è poverissima di calorie, solo 15 per etto, ma in compenso fornisce alte dosi di vitamine, minerali e fibre che mantengono pulito l’intestino evitando accumuli di scorie che appesantiscono.

In cucina la si consuma in genere cotta ma se è fresca vale la pena provarla anche cruda. Si pela eliminando la buccia nera, si mette in acqua fredda con succo di limone o aceto e infine si grattugia o si taglia in rondelle sottili da aggiungere all’insalata.

Il topinambur

Per il suo sapore il topinambur viene anche chiamato carciofo di Gerusalemme. Ottimo al vapore, ideale per zuppe e vellutate, da provare anche crudo in insalata (si tratta allo stesso modo della scorzonera), si può anche saltare in padella con patate, cipolle e funghi.

La sua principale virtù? Una grande ricchezza in potassio che insieme alle poche calorie lo rende ideale per drenare i liquidi e tenere sotto controllo cuscinetti e cellulite.

La pastinaca

Simile a una grossa carota, ma dal colore e dal sapore più vicino a quello della patata, la pastinaca è un tubero ricco di vitamine C, K e di acido folico, potenti antiossidanti che tengono lontano l’invecchiamento.

Apporta poi minerali come il potassio che contrasta la ritenzione idrica e una buona dose di fibre che fanno sentire sazie senza dover esagerare a tavola.

Il daikon

È un ortaggio asiatico, coltivato anche in Europa, simile a una grossa carota bianca con un gusto pungente che ricorda quello del ravanello. 100 grammi apportano solo 20 calorie e una considerevole quantità di ferro, vitamine C e betacarotene nonché potassio e altri minerali drenanti.

In Oriente viene servito in insalata o come accompagnamento per le zuppe, in particolare quella di miso. Lo si può comunque cucinare al vapore e gustare condito con un giro d’olio extravergine d’oliva oppure in padella insieme a patate e altre verdure a piacere.

La jicama

Conosciuta anche come patata messicana, la jicama assomiglia a una grossa rapa di colore marrone chiaro all’esterno e bianco crema all’interno. La polpa croccante e dal sapore dolce è ricca di vitamina C, acqua e potassio e ha quindi ottimi effetti diuretici.

Si consuma cotta al vapore, lessata, saltata in padella, ridotta in purea e aggiunta a zuppe e stufati oppure si grattugia cruda e si aggiunge alle insalate.