04/03/2020

Topinambur, un aiuto per chi è a dieta

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 04/03/2020 Aggiornato il 04/03/2020

Ricco di fibra e poco calorico favorisce la perdita di peso senza cali di energia. Migliora la digestione e dà sprint al metabolismo. Scopri come consumarlo

topinambur

Sembra una patata ma ha un sapore simile al carciofo ed è meno calorico. Ed è un ottimo alleato di chi è a dieta. Le fibre del topinambur sono un eccellente sostegno in tutte le diete dimagranti. Grazie alla loro particolare composizione botanica, regolano il livello glicemico, così da favorire la perdita di peso, senza intaccare il livello energetico.

L’inulina contenuta in questo particolare tubero è saziante e velocemente attiva nella parte alta dello stomaco. Serve per migliorare la digestione ed è indicata per la riduzione della formazione di gas a livello intestinale.

Questa fibra comporta uno spiccato aumento nel tratto intestinale della presenza di Bifidobatteri e Lattobacilli, fermenti lattici importanti per una corretta digestione e per la salute del colon ed una contemporanea e massiccia diminuzione del numero dei batteri nocivi. Questa azione riequilibrante contrasta la stitichezza e tiene alto il metabolismo. Contiene inoltre arginino, un aminoacido che stimola il sistema immunitario.

Anche detox

Il consumo di topinambur è particolarmente indicato quando il sovrappeso è associato a diabete e problemi cardiovascolari. La ricchezza di potassio in sinergia con piccole  dosi di provitamina A, aiuta gli organi dell’apparato digerente ad eliminare tossine.

Come consumarlo

I topinambur sono piuttosto delicati, vanno scelti e trattati con cura. Si consiglia di preferire tuberi non molto grandi, sodi al tatto e con la buccia integra, priva di macchie, germogli o ammaccature. Prima di cucinarli bisogna eliminare i residui di terra spazzolandoli e lavandoli sotto l’acqua corrente. Non è necessario pelarli, ma se si preferisce eliminare la buccia ci si può aiutare con un pelapatate immergendo subito dopo i tuberi in acqua e aceto per evitare che anneriscano, come per le patate si possono anche bollire e facilitare così l’operazione. A differenza della patata invece, i topinambur si possono consumare crudi, in insalata o da soli conditi con olio, aceto e prezzemolo. Dopo l’acquisto si conservano per qualche giorno nella parte bassa del frigorifero, avvolti nella carta e riposti in un sacchetto da alimenti con buchi che ne lascino fuoriuscire l’umidità.

La ricetta della vellutata

Ingredienti per 4 persone: 600 g di topinambur, una cipolla, un cucchiaio di olio extravergine di oliva,  300 g di ceci cotti, 400 ml di brodo vegetale, erba cipollina, pepe nero.

Sbucciare con cura i topinambur, tagliarli a cubetti, affettare la cipolla e lasciarla appassire in una casseruola con l’olio extravergine, aggiungere i topinambur e i ceci e coprire con brodo vegetale, salare e portare a ebollizione, abbassare la fiamma, coprire e cuocere per trenta minuti. Passare al mixer fino a ottenere una vellutata omogenea. Servire con erba cipollina e una macinata di pepe nero.