29/12/2019

Cenone propiziatorio con i cibi della fortuna

Alberta Mascherpa Pubblicato il 29/12/2019 Aggiornato il 29/12/2019

Volete festeggiare al meglio l’arrivo del 2020? Tra la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo ecco cosa non dimenticarsi di portare in tavola

cibi fortuna

Hanno tradizioni antichissime che risalgono in alcuni casi persino ai Greci e ai Romani.

Sono i cibi portafortuna, quelli che con le loro proprietà attirano già la buona salute. 

E che sono di buon augurio se consumati al cenone di Capodanno o comunque nei primi giorni dell’anno nuovo.

La melagrana

A Natale e non solo. I piccoli chicchi, racchiusi in un guscio che li protegge come un forziere, sono simbolo di fertilità e di ricchezza. Per questo sin dall’antica Grecia, la melagrana, sacra ad Era e Afrodite, si porta in tavola ad inizio anno come augurio di prosperità e benessere.

Un’idea può essere quella di aggiungere un po’ di succo di melagrana allo spumante decorando il calice con alcuni chicchi per un brindisi ben augurale. E se volete che la fortuna resti con voi tutto l’anno potete regalarvi o farvi regalare un alberello di melograno da tenere sul balcone.

Le lenticchie

La loro forma ricorda le monete. Per questo sin dai tempi degli antichi Romani, che le apprezzavano in modo particolare, era tradizione consumare le lenticchie durante le feste come simbolo di buon augurio. Un’idea originale può essere quella di metterle in piccoli sacchettini di juta da usare come segnaposto a tavola o come regalo di buon auspicio.

L’uva

Simboleggia l’abbondanza e la fortuna economica tanto che un vecchio proverbio recita che “chi mangia uva a Capodanno, conta i quattrini tutto l’anno”. La tradizione di portarla in tavola durante le feste viene dalla Spagna dove è d’uso mangiare dodici chicchi, uno per ogni rintocco che scandisce il conto alla rovescia che porta all’arrivo del nuovo anno.

Secondo altre usanze invece ogni chicco mangiato rappresenta un mese dell’anno: per esempio se il quarto è un po’ acido, aprile potrebbe essere non proprio buono.

Il mandarino

Viene considerato un portafortuna dalla tradizione cinese che lo porta in tavola durante i giorni del Capodanno. Secondo il Feng Shui la forma sferica simboleggia l’infinito e per questo consumare il mandarino nei primi giorni dell’anno nuovo è un augurio di serenità, armonia e lunga vita.

La frutta secca

Tutti i frutti secchi, in particolare i fichi, sono considerati un portafortuna sin dai tempi degli antichi Romani che li regalavano in occasione dei matrimoni. In Francia è usanza mangiarne tredici tipi diversi ma in Italia per propiziarsi la buona sorte ne bastano sette: noci, arachidi, nocciole, uvetta, mandorle, datteri e fichi.

Il riso

Come per le lenticchie, i chicchi portano abbondanza: oltre a sceglierlo come ingrediente per varie ricette si può decidere di spargerne una manciata sulla tavola oppure di metterlo crudo in una ciotolina. In alternativa si possono mettere in un sacchetto di panno verde sette chicchi di riso e sette di melagrana da tenere in tavola oppure in tasca.

L'errore da evitare

Cosa evitare invece sulla tavola di inizio anno? Gamberi e aragoste che camminano all’indietro e simboleggiano un periodo di stallo o addirittura di ritorno al passato e tutti i volatili perché suggeriscono che la fortuna può volare via.