Abbuffate? Il freno per bloccarle è nel cervello

Redazione Pubblicato il 12/11/2016 Aggiornato il 16/12/2016

Due scienziati italiani hanno scoperto un interruttore cerebrale che disattiva la voglia di abbuffarsi di cibo ipercalorico. Come evitare la tentazione?

freni

Nel nostro cervello  c’è un “freno” naturale, una sostanza capace di bloccare il desiderio di rimpinzarsi di cibo. Si tratta di un recettore, chiamato Taar1, presente sui neuroni della corteccia prefrontale. che, come un interruttore, se premuto impedisce di lasciarsi andare a insalubri scorpacciate. Condotto presso la Boston University da due ricercatori italiani, Pietro Cottone e Valentina Sabino, lo studio sottolinea che il recettore Taar1, presente nelle aree cerebrali dell’autocontrollo e della decisionalità, è poco attivo nel cervello degli animali affetti da binge eating (un disordine alimentare che porta alle abbuffate compulsive).

I ricercatori hanno anche identificato una molecola, da cui potrebbe essere tratto un farmaco, in grado di attivare questo freno anti-abbuffata.

Perché non si riesce a resistere

L’abbuffata compulsiva, oltre a essere il tratto caratteristico di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare come la bulimia, è diffusa tra chi sta cercando di dimagrire: in genere è la reazione a un lungo periodo di sacrifici e rinunce. Oltre a gonfiore, pesantezza, nausea e vomito, provoca sensi di colpa, frustrazione, rabbia e depressione per non essere riusciti a “resistere”.

Affamati di cibi dolci, grassi e calorici

Protagonisti del “binge eating” (il disordine alimentare caratterizzato da abbuffate compulsive) sono gli alimenti più ricchi di zuccheri, grassi e calorie, che danno un senso di piacere e gratificazione immediata, per esempio dolci, snack, e soprattutto cibo sgranocchiabile, come patatine, biscotti, caramelle.

In attesa del farmaco, come controllarsi

Se la ricerca riuscirà a mettere a punto un farmaco anti-abbuffata questo sarà destinato a chi soffre di disordini alimentari diagnosticati. Per chi ha solo bisogno di contrastare il (normalissimo) desiderio di cibo consolatorio durante un regime dimagrante, ecco alcuni consigli.

1) Rivedete il vostro programma dietetico. Forse è troppo restrittivo e fa schizzare la voglia di trasgredire.

2) Chiedetevi se è davvero fame o… voglia di gratificazione. È una fame di pancia o di testa? Spesso il buco allo stomaco è dovuto a un crollo di serotonina, il mediatore cerebrale dell’umore, che regola anche l’appetito. Una banana piccola, un quadratino di cioccolato fondente o una manciata di noci sono degli spezza fame ideali per fare il pieno di serotonina senza incidere troppo sulla linea.

3) Nei momenti di noia, rabbia o tristezza, non fate le stoiche. Concedetevi una coccola (innocua). Esempio: una tazza di latte di mandorle caldo con una spolverizzata di cannella. Ha un elevato effetto saziante, stabilizza la glicemia, favorisce il relax, mentre la cannella aiuta a controllare il senso di fame.