15/08/2023

Tintarella: come mantenerla in 5 mosse

Alberta Mascherpa Pubblicato il 15/08/2023 Aggiornato il 15/08/2023

Abbronzatura senza fine? Basta qualche strategia perché il colore resista a lungo, luminoso e senza macchie

abbronzatura duratura

Una cosa è certa. «L’abbronzatura ha una scadenza biologicamente programmata che ruota attorno ai ventotto giorni, il tempo che serve alla pelle per rinnovarsi sostituendo le cellule vecchie e piene di melanina con quelle nuove, più vitali ma bianche perché non hanno visto il sole» spiega Anna Fraschini, estetista a Piacenza.

Qualcosa, comunque, si può fare per una tintarella senza fine. Ecco le cinque mosse chiave

1) Sei in vacanza? Continua a proteggerti

Certo, il sole non scotta più quando sei abbronzata. Ma continua a fare i suoi danni profondi e per di più continua a inaridire la pelle. E più la cute si secca, più si squama in superficie e più velocemente perde colore. Un solare non contiene solo filtri ma anche sostanze idratanti e nutrienti: applicarlo sempre quando si sta al sole è una garanzia di morbidezza per la pelle.

2) Non dimenticare mai il doposole

«Vale lo stesso discorso di prima: più la pelle si mantiene morbida, più l’abbronzatura resta uniforme e luminosa» precisa l’esperta. Ecco perché a sera il doposole è l’aiuto indispensabile che non solo calma e addolcisce ma in più apporta il nutrimento profondo di oli e burri vegetali che aiutano a mantenere compatta la superficie cutanea.

3) Lavati con dolcezza

La melanina si trova negli strati profondi della cute e passare sotto la doccia non la porta di certo via. Ma attenzione al detergente. «Il primo escamotage cosmetico per dilatare nel tempo la tenuta della tintarella è proprio quello di usare un docciaschiuma dolce che pulisce ma non inaridisce perché non contiene tensioattivi aggressivi» spiega l’esperta. Con un detergente delle linee solari si va sul sicuro e si fa anche qualcosa in più vista la presenza di sostanze emollienti che aiutano a “ricompattare” lo strato superficiale della cute già sotto il getto.

4) Fai pure uno scrub

L’eterno dilemma: scrub sì, scrub no? «Si risolve scegliendo un esfoliante a base oleosa che, levigando dolcemente e al tempo stesso nutrendo la pelle, porta via le cellule morte ormai opache e rende la tintarella più uniforme e luminosa» spiega l’estetista. Non è comunque il caso di esagerare: basta uno scrub una volta ogni dieci giorni evitando guanti e spugne abrasive che rischiano di “lavorare” con troppa decisione. No anche agli esfolianti a base salina, troppo “robusti” nell’azione e sulle zone esposte e molto abbronzate come il décolleté meglio usare lo stresso scrub del viso.

5) “Ritoccala” con l’autoabbronzante

Per ravvivare il colorito che sta perdendo mordente entrano in gioco gli autoabbronzanti. «Attenzione a usarli sulla pelle sempre ben asciutta, a piccole dosi da stendere con cura: c’è sempre tempo per una successiva applicazione se si vuole che il colorito risulti più intenso» spiega l’estetista. Sempre valide le buone regole di utilizzo: non dimenticare nessun punto del corpo e far attenzione alle zone più ruvide come ginocchia, gomiti, caviglie e area attorno alle unghie dei piedi: qui basta pochissimo prodotto da massaggiare bene portando via ogni eventuale eccesso con una spugnetta asciutta.