31/07/2019

Sole: scegli il prodotto più giusto per la tua pelle

Simona Lovati Pubblicato il 31/07/2019 Aggiornato il 31/07/2019

Allergica, sensibile, chiara, scura oppure a tendenza acneica. Con le dritte del dermatologo, scopri il solare più adatto alla tua pelle

solare giusto

Solare passe partout? No, grazie. Un prodotto per tutta la famiglia non basta più. La letteratura scientifica è unanime nell’affermare che ogni tipologia di pelle e fototipo cutaneo abbia bisogno di attenzioni specifiche e mirate per fare fronte alle proprie esigenze e non incorrere in scottature, irritazioni e iperpigmentazioni.

In pratica se la pelle è allergica, sensibile, chiara o scura o grassa un prodotto qualunque non va bene.

La dottoressa Magda Belmontesi, dermatologo a Milano e Vigevano, ci spiega quali sono i prodotti ad hoc per le diverse “questioni di pelle”.

Se la pelle è…

Allergica. In primo luogo è essenziale valutare il tipo di allergia alla sostanza. Fatto questo, l’imperativo è scegliere solari con schermi fisici (che contengono ad esempio ossido di zinco o biossido di titanio), senza profumazioni e a basso contenuto di nickel. Per le allergie solari la protezione deve essere con Spf (Sun Protector Factor) 100.

Sensibile. Si classificano in questo modo le cuti che si irritano facilmente. In questo caso, sì sia a filtri chimici che a schermi fisici per aumentare l’effetto protettivo, veicolati in una soluzione termale lenitiva. È bene scegliere texture fluide ad azione idratante e antiossidante, con estratti vegetali decongestionanti e anti-rossore, come malva, calendula, aloe vera. Bandite le profumazioni.

Chiara. Massima allerta per scottature ed eritemi. Mai scendere sotto un Spf 30. Semaforo verde per filtri chimici e schermi fisici.

Scura. Il rischio è la formazione di macchie, nonostante questo fototipo abbia la tendenza a scottarsi di meno. Per questo motivo, il fattore protettivo deve essere un Spf 50 + o 100 perché correlato al processo di pigmentazione, mentre il rapporto di Ppd (Persistent Pigment Darkening) che ci difende dagli Uva non deve essere inferiore al 40/45 percento.

Grassa. La formulazione deve essere light e non comedogena, come spray o gel a rapido assorbimento. Oggi in commercio esistono anche delle polveri con effetto BB cream, utili per uniformare la carnagione e assorbire l’eccesso di sebo e impurità.

Al sole in sicurezza

In generale, è buona regola applicare il solare (meglio se waterproof e resistente alla sudorazione) almeno 20 minuti prima di esporsi ai raggi Uv, ripetere l’applicazione ogni due/tre ore e dopo ripetuti bagni in mare e/o docce. Evitare il solleone nelle ore più calde (tra le 12 e le 16), rinfrescarsi spesso e bere molta acqua.

Da sapere

L’indice Spf (Sun Protector Factor) ci scherma dai raggi Uvb, responsabili di scottature ed eritemi, mentre il Ppd (Persistent Pigment Darkening) è il supporto contro gli Uva, causa di invecchiamento precoce, e corrisponde nella composizione del solare a circa un terzo dell’Spf, e può non essere indicato in etichetta.