26/06/2025

Solari on demand

Alberta Mascherpa Pubblicato il 26/06/2025 Aggiornato il 26/06/2025

La fotoprotezione dai raggi Uv è sempre più su misura. Non solo di pelle ma anche di età e condizioni di esposizione. Il consiglio dell’esperto 

Solari

Per regalarsi tutto il bello del sole estivo la consapevolezza è il criterio più importante. Le buone regole suggeriscono di procedere sempre con gradualità, di non esagerare, di evitare le ore centrali della giornata.

E poi ci sono i solari. Che non solo vanno usati, ma vanno scelti con criterio per una fotoprotezione personalizzata, più performante e sicura.

Protezione su misura

«E’ ormai chiaro che la protezione solare non è un opzione bensì una necessità quotidiana, non solo al mare e in vacanza ma in qualsiasi situazione in cui ci si trova esposti ai raggi Uv» commenta il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia. «E va tenuto conto che oggi è possibile scegliere solari dedicati che non sono più come un tempo prodotti standard ma pensati per esigenze specifiche e da scegliere quindi sulla base del fototipo, dell’età, del tipo di pelle e anche delle sue eventuali problematiche». Un esempio? Le pelli più chiare, quelle sensibili come quelle dei più piccoli ma anche degli anziani, che soffrono di acne o di rosacea hanno bisogno dello schermo di un solare con Spf dal 30 al 50+ che sia arricchito con agenti antiossidanti, lenitivi, idratanti oppure seboregolatori. Formulazioni protettive che diventano così veri e propri prodotti di cura capaci, in base al tipo di pelle e anche all’età, di svolgere una funzione trattante, sia limitare la formazione delle imperfezioni, dai brufoli ai punti neri alle fastidiose lucidità nelle pelli acneiche, oppure agire in funzione di prevenzione del photoaging, e quindi di rughe e macchie, per quelle mature.

Dove lo si usa

Anche le condizioni di utilizzo danno indicazioni precise sul solare da scegliere. In città servono infatti formulazioni che, pur avendo un Spf alto, vantano consistenze light che non appesantiscono, si adattano anche al trucco, non creano lucidità. Ci vuole un solare invisibile e non appiccicoso per chi fa sport mentre uno stick solare è la soluzione pratica e veloce che permette di proteggere la pelle, in particolare i punti più esposti come naso, labbra, orecchie, zigomi, in tutte le situazioni in cui ci si sposta, dalla gita in barca alla passeggiata in montagna, dalla pedalata nel verde alla sosta obbligata in macchina sotto il sole. Tuffi in piscina o in mare? Da controllare che il solare sia resistente all’acqua.

Un uso corretto

Se scegliere con attenzione il solare è il primo passo per una protezione efficace e sicura che argina danni immediati e anche futuri, è importante un utilizzo corretto del prodotto. «Le regole base sono due» suggerisce il dermatologo. «Prima: applicare il solare in quantità adeguata, il che vuol dire con generosità senza massaggiarlo ma lasciandolo in superficie e seconda ricordarsi sempre di riapplicarlo ogni due ore e sempre dopo il bagno o la doccia, anche se si tratta di una formula resistente all’acqua».