08/01/2022

Tatuaggi: cosa cambia

Lucia Fino
A cura di Lucia Fino
Pubblicato il 08/01/2022 Aggiornato il 08/01/2022

Dal 4 gennaio sono in vigore nuove e stringenti regole. Obiettivo: una maggiore sicurezza e tracciabilità. E molte sostanze vengono messe al bando

tattooed rebel girl posing against a wall painted with colorful graffiti

Sono sempre più amati, tanto che ormai è raro vedere un giovane (o meno giovane…) che non ne sfoggi almeno uno. I tatuaggi spopolano con il loro repertorio infinito di rose, volti di Madonna, di calciatori, di nuovi e vecchi amori, draghi, serpenti e, nel caso dei più sobri, nomi e date importanti. Sulla loro reale sicurezza però i dermatologi già da qualche tempo nutrivano più di un dubbio.

Ora qualcosa sta cambiando: dal 4 gennaio 2022 entrano in vigore le nuove regole della Comunità Europea, valide per tutti gli Stati Membri dell’Ue, Italia compresa. Obiettivo: rendere i tattoo meno pericolosi.

Come si è arrivati alle nuove norme

Il processo che ha portato all’introduzione delle nuove norme del Regolamento EU 2020/2081 parte almeno dal 2015 quando la Commissione europea ha invitato l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) a valutare i rischi per la salute degli ingredienti contenuti nel trucco permanente e negli inchiostri per tatuaggi ed eventualmente a limitarne l’uso. Questo anche perché erano state molte le segnalazioni di problemi conseguenti ai tatuaggi, sempre più comuni in Europa (interessano almeno il 12% della popolazione). «L’indagine UE ha riguardato sostanze potenzialmente corrosive, cancerogene e irritanti per pelle e occhi» spiega Fausto Ciesa, chimico presso il Laboratorio analisi alimenti e sicurezza dei prodotti di Appa Bolzano. «La valutazione ha convolto le autorità italiane, tedesche, norvegesi, danesi. Va detto che il nostro Paese nel tempo ha sempre svolto un monitoraggio accurato: in Italia sia gli organi centrali (Ministero della Salute e Istituto Superiori di Sanità) che le regioni (fra cui Piemonte e Alto Adige) vantano una buona esperienza nel controllo di tali sostanze. Abbiamo messo a punto metodi che garantiscono analisi valide, di spessore e riproducibili».

Le sostanze sotto accusa

La formulazione dei tatuaggi subirà modifiche notevoli: sono ben 4.000 infatti, le sostanze chimiche considerate pericolose che verranno limitate. «Vengono introdotti dei limiti di concentrazione per singole sostanze oppure per gruppi. Fra le altre ci sono alcune sostanze coloranti azoiche, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), presenti soprattutto nel colore nero, metalli e metanolo e le ammine aromatiche, ritenute cancerogene, contenute nei colori giallo e rosso. Una deroga è stata prevista per due coloranti nei toni del blu e del verde (Pigment Blue 15:3 e Pigment Green 7) per cui è stato più difficile trovare una sostituzione e che saranno ammessi ancora per un anno» dice l’esperto.

Etichette più trasparenti

Sempre per tutelare i consumatori vengono anche introdotte etichette più “trasparenti” e complete. «Dovranno indicare ben chiaro e nella lingua del Paese dove sono commercializzati nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore» dice Fausto Ciesa. «Inoltre ci saranno, fra l’altro, il nome commerciale della miscela e l’elenco degli ingredienti. Un particolare importante per chi soffre di allergie: verrà indicato se la miscela contiene nickel o cromo che sono fra gli allergizzanti più comuni. Si potrà chiedere di controllare queste indicazioni al momento di tatuarsi».

L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di gennaio, ora in edicola.