31/05/2021

Gambe belle e in forma: le soluzioni soft per capillari dilatati e varici

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 31/05/2021 Aggiornato il 31/05/2021

Laser, iniezioni sclerosanti, ossigeno-ozonoterapia... Scopri i trattamenti di medicina estetica da abbinare a uno stile di vita corretto per dare sollievo agli arti inferiori

Young woman sitting and relaxing on stairs outdoors after cycling at beautiful sunny day

Interessano più della metà della popolazione femminile. Teleangectasie e varici sono alterazioni visibili delle pareti venose che appaiono dilatate e tortuose. La loro conseguenza è una deviazione del flusso sanguigno che refluisce sulla parte inferiore della gamba portando alla formazione di ristagni di liquidi che a loro volta provocano formicolii diffusi, pesantezza, dolori, crampi notturni e cute iper-pigmentata.

Perché compaiono

«Il problema è dovuto a una predisposizione ereditaria, al passare degli anni, a un aumento del peso corporeo, all’assunzione di alcuni farmaci come la pillola anti-concezionale, alla sedentarietà, alla gravidanza e a una posizione eretta prolungata in piedi per via di esigenze professionali», spiega la dottoressa Elena Giampetruzzi, medico chirurgo anestesista del Centro di nutrizione e medicina antiaging Cerva 16 a Milano.

Cambiare stile di vita

Per limitare il problema è importante seguire un approccio integrato. La dieta deve essere ricca di fibre con frutta e verdura, evitando il più possibile il sale e i condimenti.

Alla comparsa delle varici e come mantenimento al trattamento medico, è opportuno indossare calze a compressione graduata per favorire la corretta circolazione sanguigna e linfatica dal basso verso l’alto.

Bisogna praticare un’attività fisica moderata come jogging, bicicletta o camminata a passo veloce. Si raccomanda una riduzione del peso.

I trattamenti di medicina estetica

Ecco tutti i trattamenti possibili da eseguire in regime ambulatoriale. Prima di effettuarli, il medico estetico farà eseguire alla paziente un eco-color-doppler venoso per escludere la necessità di un intervento chirurgico nei casi più gravi.

Ossigeno-ozonoterapia. Si tratta di micro-iniezioni di ossigeno e ozono ad azione detox e lipolitica, che supportano il riequilibrio metabolico, migliorano la circolazione sanguigna e attenuano il dolore. Da evitare in gravidanza, se si soffre di scompensi alla ghiandola tiroidea e gravi malattie sistemiche.

Costo: 100-120 euro.

Sedute: 12 (due trattamenti a settimana per i primi 15 giorni per un’azione urto, per poi scalare con uno a settimana).

Iniezioni di sclerosanti. Si inetta un prodotto chimico che provoca un’infiammazione sull’endotelio venoso (il rivestimento interno dei vasi), che in poco tempo si organizza portando alla chiusura della vena. L’esito del trattamento può generare ecchimosi, eritemi o bruciori. Da evitare in gravidanza e se si è allergici alle sostanze utilizzate. No all’esposizione al sole dopo la seduta per evitare macchie cutanee sulle zone coinvolte. Meglio praticare la tecnica in autunno.

Costo: 100-120 euro.

Sedute: 5/10.

Carbossiterapia. Con un micro-ago si veicola anidride carbonica medicalizzata sotto forma gassosa che favorisce il drenaggio dei liquidi nel sottocutaneo, riattiva il microcircolo e ossigena i tessuti. È indicata anche per la cellulite.

Costo: 100-120 euro.

Sedute: 12 (due a settimana per i primi 15 giorni e poi una a settimana).

Laser Nd Yag. Il laser chiude vasi e capillari tramite l’impiego di una fonte di calore focalizzata su di un punto preciso, senza danneggiare i tessuti circostanti. È meno invasivo e comporta meno ecchimosi. Da evitare sulla pelle abbronzata.