03/09/2021

Dopo le vacanze, lunga vita alla tintarella

Alberta Mascherpa Pubblicato il 03/09/2021 Aggiornato il 03/09/2021

Sul finire dell’estate la assicurano cosmetici mirati e mosse furbe, a partire da una doccia delicata e una dose rinforzata di idratazione. Ogni giorno

prolungare abbronzatura

Una “separazione” a dir poco difficile, quella con la tintarella conquistata con tanta fatica. Ma anziché cedere a quella velata malinconia che accompagna il rientro, meglio mettere in atto le mosse chiave che permettono di preservare il più a lungo possibile il regalo del sole.  Partendo da un dato di fatto: la pelle si rinnova con regolarità, ogni 20-25 giorni circa. «Il che tradotto in pratica significa che le cellule morte superficiali cariche di melanina, quelle che danno colore alle pelle, se ne vanno per lasciare il posto a quelle nuove, chiare e vitali» spiega Anna Fraschini, estetista a Piacenza.

Lavaggi ultra-soft

Il primo segreto? «Sta nell’evitare che la cute si inaridisca perché dove c’è secchezza arrivano anche le spellature che inevitabilmente portano via lo strato superficiale della pelle e insieme il colore» continua l’esperta.

Il pericolo  è rappresentato dai detergenti aggressivi: la miglior alternativa salva-tintarella sono detergenti delicati, meglio se arricchiti con sostanze come il mallo di noce, l’olio di carota e la tirosina che aiutano a fissare il colorito.

Idratazione a gogò

Dopo la doccia va rinforzata al massimo l’idratazione. In questa fase si può continuare a mettere il doposole, se è avanzato, formula che, grazie alla sua azione nutriente e rigenerante intensa, aiuta a ricompattare lo strato superficiale della pelle. In alternativa funzionano creme, burri e oli. «Si mettono con generosità, sul viso e sul corpo la sera e volendo anche una volta o due di più durante il giorno; se poi si sceglie un olio il consiglio è quello di applicarlo in un velo leggero anche prima di passare sotto la doccia perché la detersione sia ancora più rispettosa della tintarella» commenta l’estetista. Via libera anche alle maschere e se si decide di tornare al consueto idratante meglio farlo precede da due, tre gocce di un siero a base di acido ialuronico, aloe, ceramidi e altre sostanze che ricostituiscono la barriera superficiale della cute preservandone la compattezza.

“Imitare” il colore

Appena il tono della tintarella comincia a sbiadire oppure si fa meno uniforme si può usare un autoabbronzante che con il Dha (il diidrossiacetone) e l’eritrulosio, uno zucchero di origine naturale, innesca un cambiamento nel tono “imitando” l’abbronzatura. Il risultato perfetto dipende da un uso corretto. «Mai esagerare con le dosi, innanzitutto, visto che si ha sempre tempo con una seconda applicazione di intensificare il colore: per la stesura si parte dai piedi e si sale, massaggiando con cura il prodotto; se poi nei giorni successivi si vuole rinnovare l’applicazione meglio farlo sempre dopo aver messo prima una buona dose di idratante» suggerisce l’esperta. Qualche punto è più scuro di un altro? «Se il problema è localizzato basta passare un guanto di spugna bagnato di acqua calda e un po’ di succo di limone» conclude l’estetista.