30/05/2019

Cellulite e gambe gonfie? Non trascurarle!

Roberta Camisasca Pubblicato il 30/05/2019 Aggiornato il 04/06/2019

Prendersi cura del benessere delle gambe non vuol dire solo esibirle snelle e scattanti alle porte dell’estate, ma prevenire dolorose complicazioni

Gambe gonfie e cellulite

Gonfiore, cellulite, capillari dilatati rovinano l’aspetto delle gambe, ma non solo. «Quello che può apparire come un semplice inestetismo, con il tempo può diventare un problema di salute», conferma Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano.

Alla base ci possono essere stili di vita non corretti, cellulite e predisposizione genetica.

Non solo inestetismi

«Spesso la cellulite è abbinata a un’insufficienza veno-linfatica che porta pesantezza e gonfiore. Anche nei casi di varici e teleangectasie, oltre alla visibile dilatazione dei vasi può esserci una sensazione di stanchezza, gonfiore, talora dolore ai polpacci. Le vene hanno il compito di “riportare” il sangue dalle zone periferiche del corpo verso il cuore: questo flusso può essere difficoltoso se le pareti dei vasi non sono elastiche. Abbiamo così la “stasi”, un accumulo di liquidi negli arti inferiori che provocano quel senso di pesantezza», precisa la specialista.

Le possibili soluzioni

I trattamenti di medicina estetica aiutano: vanno a migliorare la qualità della cute, riducendo gli inestetismi, ma agiscono anche in profondità sulla circolazione.

La carbossiterapia. «La carbossiterapia dà risposte efficaci», spiega l’esperta. «L’anidride carbonica influisce sulla circolazione aumentandone il flusso, oltre ad avere un effetto “bruciagrassi”. L’effetto è duplice: si interviene sulla cellulite, riducendo l’effetto “buccia d’arancia”, e si migliora il flusso sanguigno, riducendo pesantezza e dolorabilità».

Freddo, massaggio e laser. Trattamento senza controindicazioni, la carbossiterapia può portare a un leggero fastidio. «In alternativa è possibile utilizzare una tecnica che si basa su tre elementi: freddo, massaggio e laser. Insieme migliorano l’ossigenazione dei tessuti restituendo alla pelle elasticità e tono. La soluzione indolore ma richiede qualche seduta in più».

La “soluzione” salina. La presenza di varici e teleangectasie interessa più di una donna su tre: la scleroterapia con soluzione salina può essere una buona scelta. «Senza usare farmaci, ha diversi vantaggi: l’uso di una soluzione fisiologica ipertonica permette di “chiudere” i capillari intervenendo su un’area estesa. Non c’è l’obbligo di portare calze elastiche».

L'esperto consiglia

I trattamenti richiedono almeno due settimane di distanza l’uno dall’altro. In situazioni particolari è possibile abbinare differenti trattamenti.