29/07/2019

Abbronzatura: più bella grazie al pomodoro

Alberta Mascherpa Pubblicato il 29/07/2019 Aggiornato il 29/07/2019

Simbolo dell’estate, il pomodoro è un frutto ricco di antiossidanti che aiutano a proteggere la pelle dal sole e alzano il tono dell’abbronzatura

pomodoro abbronzatura

Il piatto più leggero e fresco quando le temperature si alzano? Un’insalata di pomodori alla quale aggiungere tutto quello che piace, dalla mozzarella al tonno, dal pollo ai crostini di pane.

In qualunque modo lo si interpreti il pomodoro è grande protagonista sulle tavole estive.

«E ben venga» commenta il professor Leonardo Celleno, dermatologo a Roma e presidente dell’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia «perché il pomodoro contiene due interessanti categorie di nutrienti, preziose per la bellezza e la salute della pelle nella bella stagione.

Doppiamente benefico

Si tratta innanzitutto dei carotenoidi che hanno da un lato una decisa azione protettiva e preventiva contro i possibili danni del sole e dall’altro stimolano la melanina favorendo l’abbronzatura e mantenendola intensa e compatta quando è già affiorata.

Il secondo elemento nutrizionale che rende prezioso il pomodoro è il licopene, potente antiossidante che, oltre a svolgere un ruolo di protezione da malattie cardiovascolari e tumorali, con la sua azione anti radicali liberi è un’assicurazione di giovinezza per la cute che aiuta a tenere lontane rughe, macchie e cedimenti».

Un giro d’olio

Il modo migliore per gustare il pomodoro? In insalata, in un fresco gazpacho oppure direttamente su una fetta di pane tostato purché sempre con l’accompagnamento di un filo di olio d’oliva: la sua ricchezza in acidi grassi essenziali contribuisce efficacemente a mantenere l’elasticità della pelle che il sole tende a inaridire e la preserva compatta assicurando così lunga vita alla tintarella.

Anche nelle creme

Il licopene del pomodoro entra anche nella formulazione dei cosmetici antietà proprio per la sua capacità di arginare i danni del fotoinvecchiamento. «Lo si usa anche come colorante naturale per le formule così da evitare altri coloranti di origine sintetica» conclude il professor Celleno.