Capelli: così ritrovano forza

Redazione Pubblicato il 07/03/2018 Aggiornato il 19/04/2018

Non succede solo in autunno. In qualsiasi momento i capelli possono diventare più deboli. Ecco come renderli più forti e sani

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Sono tante le cause che possono determinare un indebolimento e un conseguente diradamento della chioma. Si va dallo stress ai bruschi cambi ormonali, dalle carenze alimentari all’assunzione prolungata di medicinali senza dimenticare che anche il freddo restringendo i capillari e togliendo ossigenazione al bulbo finisce per rendere meno vitali i capelli. Molti sono comunque gli interventi che si possono mettere in atto per risolvere nell’immediato la situazione evitando che peggiori e che la chioma perda pienezza.

Il primo aiuto è a tavola

La base della salute dei capelli è un’alimentazione equilibrata nella quale non devono mancare le proteine delle uova, della carne, del pesce e dei legumi. Fondamentali i flavonoidi che favoriscono il microcircolo e che si trovano soprattutto nei piccoli frutti rossi e nell’uva. Preziose le vitamine, in particolare la A, la C, la D e la H nota anche come biotina. Sono infine da assumere costantemente il ferro, presente soprattutto nella carne e nei legumi, il rame di arance e fegato e capace di mantenere la lucentezza della capigliatura, il selenio di cui sono ricchi cereali, uova e pollo e lo zinco presente nella carne di manzo e nel pane. Se per ragioni diverse non si riesce a reperire questi nutrienti con la giusta alimentazione si può ricorrere agli integratori.

I trattamenti dermatologici

Oltre a trattare con attenzione i capelli quando si lavano (servono shampoo delicatissimi) e si asciugano evitando il calore eccessivo, per tamponare una momentanea situazione di indebolimento si può ricorrere a specifici trattamenti proposti dal medico estetico. Uno dei più nuovi ed efficaci è la terapia Biorevis, una biostimolazione del cuoio capelluto di cui ci parla il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano. Consiste in una serie di microiniezioni superficiali e indolori sul cuoio capelluto di aminoacidi e peptidi dalle proprietà rigeneranti e stimolanti sui bulbi piliferi. Queste preziose sostanze sono presenti all’interno di un filler di acido ialuronico che le libera con gradualità, aumentandone l’azione biorigenerante.

Per un ciclo di trattamento sono di solito necessarie quattro o cinque sedute con cadenza quindicennale. Seguono delle sedute di mantenimento ogni tre mesi circa.

Biorevis si può associare al trattamento PRP per potenziarne i risultati. Il PRP, acronimo di “plasma ricco di piastrine”, è una tecnica d’avanguardia che sfrutta le proprietà delle piastrine per stimolare la ricrescita dei capelli: viene effettuata con microiniezioni di plasma ricavato dal sangue del paziente opportunamente trattato. Per i casi di alopecia più lievi si può anche intervenire con la LED terapia, trattamento che sfrutta gli effetti di determinate tipologie di luce per stimolare le cellule dei bulbi piliferi.