17/10/2023

Capelli grigi? Attenzione ai dolci

Alberta Mascherpa Pubblicato il 17/10/2023 Aggiornato il 17/10/2023

Sono tante le cause della testa “sale e pepe”: lo stress, l'inquinamento e, a sorpresa, anche la dieta. Soprattutto se ricca di alimenti zuccherini

capelli-grigi

Il capelli bianchi si sa vanno di moda. Sono in molti però a non amarli perché, soprattutto nella versione sale e pepe, tendono a invecchiare.

Non è solo l’età ad essere responsabile dei capelli che imbiancano.

Tra i primi imputati c’è ad esempio lo stress: una condizione protratta di tensione e di stanchezza favorisce la produzione del cortisolo, un ormone che aiuta il corpo a resistere ma che funziona come antagonista dell’Msh, l’ormone che stimola i melanociti a produrre il pigmento che dà colore ai capelli.

Il ruolo degli ormoni del resto è fondamentale quando si parla di colore della chioma: quando calano gli estrogeni e il progesterone, per via dell’età ma anche di problemi come l’ovaio policistico, ecco che i capelli oltre a diventare meno corposi perdono pigmento.

Chiome cittadine

C’è poi lo smog. I danni delle particelle inquinanti si fanno sentire non solo sulla pelle e sull’apparato respiratorio ma anche sulla chioma: Pm10, ozono e anidride carbonica penetrano nel bulbo e si depositano sul cuoio capelluto con un’azione tossica che nel tempo attacca e danneggia i melanociti.

Ecco perché un lavaggio accurato e frequente con uno shampoo delicato è una mossa semplice ma efficace per preservare la vitalità e l’intensità del colore.

Attenzione anche al fumo, attivo e passivo: secondo uno studio americano i fumatori hanno 2,5% in più di probabilità di vedere ingrigire le chiome prima rispetto ai non fumatori.

Le sostanze tossiche presenti nel fumo distruggono infatti le cellule che producono il colore e in più la nicotina delle sigarette riduce l’afflusso di sangue al bulbo che, povero di ossigeno e di nutrimento, invecchia prima del tempo.

Quanto conta la dieta

Se è squilibrata e povera di vitamine e minerali impoverisce il capello. Il rame che si trova nel fegato, nelle lenticchie, nelle mandorle, nei molluschi e negli spinaci è fondamentale ad esempio per la colorazione dei capelli così come il selenio di cui sono ricchi tonno, salmone, sgombri, noci e semi di girasole.

E lo zucchero? Meglio limitarlo: una dieta troppo zuccherina favorisce infatti gli squilibri intestinali che si accompagnano alla produzione di tossine e radicali liberi che accelerano l’invecchiamento del bulbo e del capello.

Inoltre il calo glicemico che si verifica nell’organismo per tenere sotto controllo l’improvvisa produzione di insulina messa in moto dall’assunzione degli zuccheri stimola adrenalina e cortisolo che a loro volta inibiscono l’ormone responsabile della produzione di melanina.