Tosse? Puoi calmarla con la respirazione giusta

Redazione Pubblicato il 16/02/2018 Aggiornato il 26/02/2018

Anche le infreddature e le patologia infiammatorie delle vie aeree trovano sollievo se si effettuano esercizi respiratori ad hoc

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Avete la tosse? Respirate. Sembra un paradosso, ma una respirazione ad hoc può aiutarvi anche in caso di infreddature, infiammazioni e disturbi ostruttivi delle vie aeree. Tenete presente, come regola generale, che la posizione in cui si effettua più facilmente una respirazione lenta, profonda e completa è quella supina: se avete “fame d’aria” a causa del vostro malanno, quindi, sdraiarvi è un piccolo trucco per fare meno fatica quando gonfiate e sgonfiate i polmoni.

La medicina riscontra sempre più spesso quali benefici una corretta respirazione abbia sulla salute: è la conferma scientifica di ciò che gli yogi e le filosofie orientali sostengono da secoli

Un esercizio vi aiuterà

Nel suo libro “La scienza del respiro” (Vallardi) il medico, campione di apnea e coach sportivo Mike Maric insegna anche un esercizio apparentemente bizzarro, ma efficace per affrontare bronchiti e tracheiti. Procuratevi una bottiglia con 10-20 cm di acqua (o una quantità inferiore se avete molto catarro) un tubicino lungo circa 80 cm e con un diametro di un cm, che vi servirà come cannuccia. Inserite quindi un’estremità del tubicino nell’acqua e l’altra fra le labbra. Inspirate con il naso, gonfiando quanto più è possibile i polmoni, poi trattenete il fiato per tre secondi ed espirate, soffiando l’aria attraverso la bocca e il tubicino, in modo che faccia gorgogliare l’acqua nella bottiglia. Questo dettaglio giocoso vi permette di controllare e regolare l’emissione dell’aria. Non forzate mai, la fase in cui soffiate deve essere dolce e il respiro deve fluire con delicatezza. Dovete ripetere l’esercizio più volte al mattino, al risveglio, e alla sera, prima di coricarvi. Il suo scopo è quello di migliorare la ventilazione polmonare e favorire lo svuotamento delle vie aeree, perché aiuta la risalita delle secrezioni dai bronchi verso l’alto.

L’idea in più

Rimanere in apnea e stringere le narici con le dita, tappando cioè il naso, è un pratico escamotage per aumentare la concentrazione del monossido di azoto all’interno delle vie respiratorie: l’azoto, che ha proprietà antibatteriche, ha molte funzioni nell’organismo, fra cui un’azione di rilassamento dei vasi sanguigni e un effetto broncodilatatore, che si rivela utile in casi di asma.