23/05/2019

Allergie. Piove? Attenzione agli occhi

Roberta Camisasca Pubblicato il 23/05/2019 Aggiornato il 23/05/2019

I consigli per sopravvivere alla stagione più piovosa se si soffre di congiuntivite allergica: no al fai-da-te, sì alle lacrime idratanti

piogge-allergia

Per chi soffre di congiuntivite allergica da pollini (prurito agli occhi, arrossamento, lacrimazione talvolta con secrezione mucosa sono i segnali tipici), piogge e sbalzi di temperatura possono significare un periodo difficile per la vita all’aria aperta. Perché, se è vero che la pioggia “pulisce” l’aria, è anche vero che contribuisce ad aumentare la diffusione di pollini nell’atmosfera, anche a causa di un’aumentata ventosità.

Le piogge diffondono i pollini che irritano gli occhi

Un problema in aumento

Studi recenti hanno evidenziato che la congiuntivite allergica è un disturbo in costante aumento: nelle città circa il 25% della popolazione ne soffre, per via dell’associazione degli allergeni con le particelle dell’inquinamento. Evitate innanzitutto diagnosi e terapia fai da te: è importante affidarsi al consulto medico, se possibile combinato (allergologo e oculista), per procedere ai test antiallergici al fine di individuare l’esatta forma di congiuntivite e le cure più appropriate.

I farmaci più indicati

Poiché i sintomi tendono a diventare cronici a causa dello stimolo allergico ripetuto, il trattamento prevede generalmente l’impiego di farmaci in collirio: se i sintomi vengono individuati con prontezza, permettono di contrastare velocemente i fastidi provocati dalla reazione agli allergeni contenuti nei tipici pollini primaverili, per esempio di Graminacee, Parietaria, Betulacee, Oleacee e Cupressacee. I farmaci più indicati sono i colliri antistaminici e anti-degranulazione mastocitaria, meglio ancora se “a doppia azione” a base di ketotifene, per arrestare sia il prurito che le secrezioni e l’irritazione conseguenti all’esposizione alla luce solare. L’utilizzo prolungato può però provocare effetti dannosi a carico della superficie oculare a causa dei conservanti utilizzati per prevenire la contaminazione batterica: per questo il consiglio è di privilegiare i formati monouso o i tipi senza conservanti.

Lacrime artificiali per dare benessere

Per evitare la secchezza oculare e mantenere l’idratazione del film lacrimale, è utile associare alla terapia antistaminica per bocca o locale l’utilizzo di lacrime artificiali, valide anche per allontanare l’allergene dalla superficie dell’occhio.