Pressione alta: affrontala così

Redazione Pubblicato il 01/02/2016 Aggiornato il 01/02/2016

Un brusco aumento della pressione si può verificare, specialmente quando si è agitate o emozionate. Però non è un sintomo da sottovalutare: ecco come comportarsi

pressione alta

Un mal di testa improvviso, una fastidiosa sensazione di fischio all’orecchio, uno strano luccichio negli occhi, come pillole scintille. Sono i sintomi di un brusco aumento della pressione sanguigna.

Può succedere, per esempio, quando ci si reca in alta montagna o a seguito di una forte emozione o di uno shock, che stimolano la produzione di scariche di adrenalina.

In pratica, quando si verifica un restringimento dei vasi sanguigni, il cuore aumenta la sua forza di contrazione e il sangue spinge con maggiore intensità sulle pareti arteriose. E la pressione va su.

Mantenete la calma

Come reagire? Innanzitutto, mantenete la calma. Fate respiri lunghi e profondi, concentrandovi su un punto fisso davanti a voi o su un pensiero positivo, un ricordo, una persona cara. Tutto ciò che vi stare bene è vivamente consigliato. Sedetevi o sdraiatevi. Distendere i muscoli e cercare di rilassare la mente aiuta a contrastare l’azione dell’adrenalina entrata rapidamente in circolo nel sangue. State al caldo, coprendovi con una coperta o, se siete all’aperto, mettendovi al sole: il calore dilata i vasi sanguigni abbassando la pressione. Se è possibile, concedetevi un bagno o una doccia calda.

Una bevanda calda

Anche un tè caldo, una camomilla o una tisana con valeriana o melissa, magari accompagnati da un cioccolatino o due biscotti, sono antidoti perfetti.  I più coraggiosi possono optare anche per un piccolo peperoncino rosso, che “riscalda” e apre i vasi sanguigni! Evitate invece di ricorrere a bevande e cibi salati, beveroni arricchiti di sali minerali, sigarette e liquirizia: non servono, anzi possono peggiorare le cose.

I controlli necessari

Un singolo episodio di picco pressorio non deve allarmare, ma attenzione se si ripete nel tempo. Controllate la pressione nei giorni successivi, per capire se si è trattato di una crisi di tipo “reattivo” (cioè conseguente a un evento o una situazione particolare) o un campanello d’allarme di ipertensione arteriosa: esistono apparecchi per la misurazione domestica, oppure ci si può far controllare in farmacia o dal proprio medico. I valori ottimali sono 120-130 mm Hg per la massima (sistolica) e 70-80 per la minima (diastolica). Se la pressione risulta ancora elevata, fatevi visitare al più presto.