Pillola dei 5 giorni dopo: cosa devi sapere

Redazione Pubblicato il 18/04/2016 Aggiornato il 18/04/2016

Anche la pillola dei 5 giorni dopo può essere acquistata senza ricetta se si è maggiorenni. Ma tra dubbi e rifiuti la contraccezione d’emergenza è ancora un'odissea

pillola

Contraccezione d’emergenza, che odissea. Ancora oggi, nonostante siano stati abbattuti importanti paletti legislativi, molte delle donne che ne hanno bisogno faticano a ottenerla. L’allarme è stato lanciato dall’associazione Vitadidonna, che si batte per i diritti delle donne.
Chi ha un rapporto non protetto e non vuole rischiare una gravidanza, ha due possibilità: la pillola del giorno dopo, a base di levonorgestrel, e quella chiamata “dei 5 giorni dopo”, a base di upistral acetato (entrambi appartengono alla classe dei progestinici). Riconosciuta come contraccettivo nel 2011 (abolendo la dicitura di farmaco abortivo), quest’ultima è in grado di proteggere dal rischio di gravidanza fino a 5 giorni dopo il rapporto, anche se l’efficacia è maggiore se assunta entro 24 ore (in questo caso è pari circa al 95%).

La pillola dei 5 giorni dopo è una  possibilità preziosa quando sono passate 72 ore dal rapporto e non è più utilizzabile la pillola del giorno dopo.

Come funziona

Contrasta l’effetto del progesterone, ormone fondamentale per creare le condizioni necessarie per la fecondazione e l’annidamento, interferisce con i meccanismi dell’ovulazione, ritardandola, in modo da prevenire la fecondazione dell’ovulo, inoltre può impedire l’impianto in utero di un ovulo già fecondato.

Senza ricetta da un anno

Dall’8 maggio 2015, secondo una direttiva dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), è possibile acquistarla senza esibire la ricetta del medico (bisogna essere maggiorenni), come già accade da tempo in molti Paesi europei. Scompare anche l’obbligo di sottoporsi al test di gravidanza prima dell’assunzione.

Ma i farmacisti si oppongono

Un’indagine dell’Istituto di ricerca Swg di Trieste rivela però che il 46% dei farmacisti italiani è contrario alla decisione dell’Aifa e si oppone alla richiesta delle donne. Il 18% ha dichiarato che non venderebbe mai una pillola per la contraccezione d’emergenza senza ricetta, adducendo motivi religiosi o di salute (il 53% teme che possa essere pericolosa, soprattutto senza una visita medica). Le donne stesse non risultano informate: 8 su 10 pensano che sia ancora obbligatoria la ricetta.

Non solo in farmacia

Il rifiuto da parte del farmacista è perseguibile per legge. Non è infatti prevista l’obiezione di coscienza visto che non si tratta di un farmaco abortivo. In ogni caso, il farmaco può essere reperito anche nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione, previa esibizione di un documento di identità valido. Resta vietata invece la vendita online. Le minorenni devono invece presentare ancora la prescrizione medica (ricetta non ripetibile).