Massaggio dei trigger points: combatte il mal di schiena e pure la cellulite

Redazione Pubblicato il 24/11/2016 Aggiornato il 24/11/2016

Agendo sui punti "grilletto" scioglie le contratture localizzate, risolvendo dolori alla schiena, cefalee, squilibri posturali ma anche ritenzione e cellulite

trigger-points

C’è qualcosa che accomuna molti disturbi, come il mal di schiena, la cefalea, i dolori e i blocchi articolari, il torcicollo o una cervicalgia, ma anche la riduzione della mobilità dopo un trauma. Tutti, infatti, si possono ricondurre a tensioni muscolari anomale e trovano sollievo in un massaggio che rilassa e scioglie le contratture, concentrandosi soprattutto su precisi punti dei muscoli: i cosiddetti “trigger points”.

I trigger points (punti grilletto) sono più di 200 nel corpo e sono aree in cui si formano contratture muscolari circoscritte, dolorose e dannose per l’armonia posturale globale.

Perché si formano i “nodi”

Lorenza Dalmaso, psicologa e massofisioterapista, spiega che la formazione di questi “nodi” contratti nei muscoli dipende da cause stressanti diverse: carichi di lavoro eccessivi, posture scorrette, traumi fisici, ansia e preoccupazioni. In tutti i casi i muscoli si “difendono”, accorciandosi in modo anomalo ed eccessivo, senza riuscire più a recuperare l’estensione e l’elasticità originaria. Questo si ripercuote sull’intero apparato locomotore, perché le catene muscolari trasmettono gli effetti di una contrazione localizzata anche in zone in apparenza molto lontane dall’area irrigidita.

Focus su schiena, spalle e collo

I trigger points contratti sono distribuiti in varie zone del corpo, ma per la maggior parte si trovano nei muscoli della schiena, delle spalle e del collo, che sono i più coinvolti nel mantenimento della postura. Sono più o meno voluminosi e dolenti e, durante il massaggio, vengono trattati con manovre personalizzate: si usano pressioni con le dita, con le nocche, con i gomiti, calibrandone l’intensità (più superficiali o più profonde) secondo le esigenze personali. Inoltre si eseguono manovre di stretching passivo, facendo scivolare le mani lungo i muscoli contratti. I risultati? Fin da subito si avverte una sensazione di rilassamento. Alcune manualità procurano fastidio o un leggero dolore, perché i trigger points sono tesi, ma il successivo effetto decontratturante è molto piacevole.

Può bastare anche una sola seduta

La seduta ha durata varia (può concludersi anche in 15-30 minuti) e alterna fasi di rilassamento generale a fasi di lavoro sui trigger points. A volte i problemi si risolvono con un solo trattamento, in altri casi in più incontri. I benefici sono comunque evidenti sulla scioltezza e sull’ampiezza dei movimenti, sulla postura e sul benessere generale.