Ipnosi: sai a cosa serve?

Redazione Pubblicato il 08/09/2016 Aggiornato il 08/09/2016

Definita “pseudoscienza”, l’ipnosi è una pratica millenaria, di cui solo di recente sono state riconosciute le proprietà terapeutiche. Ecco in quali casi risulta utile

ipnosi

Inquietante magia, pratica di possessione, rituale pericoloso. L’ipnosi è spesso guardata con diffidenza e sospetto. Ma è una pratica di autoguarigione ormai riconosciuta.

Una porta sul nostro inconscio

Il suo obiettivo è accedere all’inconscio dell’individuo, situato, secondo gli esperti, nell’emisfero destro del cervello, dove vengono raccolte le esperienze e le informazioni apprese nel corso della vita. Questa area cerebrale è collegata al sistema limbico-ipotalamico, il ponte di comunicazione tra la mente e il corpo.

Per superare paure e blocchi emotivi

Introdotta nel secolo scorso dallo psichiatra californiano Milton Erickson, l’ipnosi a scopo terapeutico ha tantissimi campi di applicazione. Viene usata per il superamento di ansie, paure e fobie, come quella di volare, andare dal dentista o parlare in pubblico, per sbloccare una situazione emotiva che impedisce di guardare avanti (un trauma, un lutto, un incidente), per la gestione dell’ansia e dello stress, per migliorare il controllo delle proprie emozioni, per superare insicurezze e indecisioni, e così via.

Anche per i disturbi femminili più comuni

Secondo studi recenti, è efficace anche nel contenimento dei dolori mestruali, in caso di sindrome premestruale, endometriosi, sintomi della menopausa (vampate di calore, irritabilità, umore triste) oltre che su sindromi che incidono sul piacere sessuale femminile come vaginismo e vestibolite.

Come avviene una seduta

L’ipnotista invita la persona a rilassarsi, concentrando l’attenzione su un oggetto (spesso una parte del corpo, per esempio il braccio che diventa sempre più pesante…). Ciò serve a isolarsi dalla realtà fino a sperimentare un senso di distacco dal corpo e una profonda impressione di pace.

Una volta indotta la “trance”, una particolare condizione tra il sonno e la veglia, la persona può accettare messaggi dall’esterno senza il consueto processo di analisi e critica razionale.

L’ipnotista può perciò offrire suggestioni utili a superare il problema specifico (potrà dire per esempio «in aeroplano sarai rilassato» oppure «le sigarette avranno d’ora in poi un sapore cattivo»).

Chi può sottoporsi al trattamento

Tutti possono essere ipnotizzati? In teoria sì, ma alcune persone risultano “resistenti” alla suggestione ipnotica (specialmente i più razionali e chi è abituato ad avere molto controllo su di sé). È integrabile con altri metodi di trattamento, tradizionali e non.

Da sapere

In Italia l’ipnosi può essere praticata solo da medici e psicologi, perché se messa in atto fuori da un contesto controllato può avere conseguenze psicopatologiche (suggestioni, manie).