19/07/2022

Intestino: proteggilo in vacanza

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 19/07/2022 Aggiornato il 20/07/2022

Il gran caldo, un brindisi in più, più pasti fuori casa… e l’intestino ti presenta il conto (anche in vacanza)

intestino vacanza

Stipsi, diarrea, gonfiore o reflusso? L’estate e le vacanze comportano alcune modifiche del nostro stile di vita. Alimentazione compresa.

Così, il cambio di ambiente, delle proprie abitudini, cenare più tardi la sera, gli sbalzi di temperatura  possono dare qualche disturbo all’intestino, specie a chi soffre di colon irritabile.

«Un maggior consumo di alcol, cibi più conditi o speziati, diete esotiche a cui magari non siamo abituati, sono invece la causa dei problemi della parte alta del tratto gastrointestinale, soprattutto in chi soffre già di reflusso gastro-esofageo», spiega la dottoressa Simona Ruggiero, gastroenterologa presso il centro Humanitas Medical Care di Monza. Senza dimenticare il pericolo delle tossinfezioni alimentari, provocate da batteri, virus o tossine contenute in alimenti contaminati, mal conservati o alterati.

Un occhio di riguardo

Se sei in viaggio all’estero verso mete esotiche, fai molta attenzione soprattutto all’acqua, prediligi sempre quella imbottigliata (anche quando ti lavi i denti), evita frutta e verdura cruda o comunque assicurati che sia sempre bene lavata e togli la buccia. Attenzione a carne e pesce, preferisci quelli cotti a quelli crudi se non sei sicura della loro provenienza e conservazione e ricorda che quelli conservarti per esempio con una semplice marinatura di olio e aceto, non sono sicuri e spesso sono la causa di fastidiose intossicazioni (il pesce andato a male o non ben conservato ha un colore più scuro di quello che dovrebbe avere, un odore pungente e una patina vischiosa sulle squame).

Le soluzioni

In genere questi disturbi gastrointestinali (soprattutto intossicazioni alimentari o squilibri della flora batterica) si risolvono nell’arco di 24/48 ore. L’assunzione di probiotici, la flora batterica amica dell’intestino, e prebiotici, cioè le sostanze organiche che ne stimolano la crescita, può risolverli più rapidamente. In caso di diarrea o vomito persistente è sempre fondamentale l’idratazione, per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi, aggiungendo anche integratori come potassio e magnesio. Se viaggi all’estero in Paesi a rischio, chiedi consiglio al tuo medico e porta con te antibiotici o antisettici intestinali e fermenti lattici, che possono dare un aiuto nell’immediato. «Se poi manifesti sintomi quali mal di pancia crampiformi, diarrea acquosa, nausea, vomito, con febbre e sudorazione che continuano oltre le 24/48 ore, occorre rivolgersi al proprio medico o recarsi nel più vicino pronto soccorso per fare accertamenti e ricevere cure appropriate. Fate attenzione», conclude la gastroenterologa.