Influenza: non trascurare l’alimentazione

Redazione Pubblicato il 16/01/2018 Aggiornato il 16/01/2018

Per accelerare la guarigione dall’influenza bisogna idratarsi abbondantemente con acqua, tè, succhi e spremute, consumare frutta e verdura di stagione e poi riso, pesce, carni bianche

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Gli italiani a letto con l’influenza hanno raggiunto quota 3 milioni: gli ammalati non erano stati così tanti da 15 anni. Sia che si venga colpiti da quella di tipo respiratorio che da quella gastrointestinale la prima regola per difendersi e guarire più in fretta è assicurare all’organismo una corretta idratazione.

E poi bisogna scegliere frutta e verdura di stagione e cibi digeribili che non appesantiscano stomaco e intestino.

Il professor Luca Piretta, gastroenterologo, nutrizionista e docente dell’Università Campus Biomedico di Roma, ci spiega cosa mettere nel piatto quando febbre e malanni stagionali ci mettono ko.

Cosa bere

Secrezioni nasali, catarro e diarrea generano un’abbondante perdita di liquidi, che devono essere reintegrati per evitare di seccare e rompere le mucose, causando infezioni e conseguenti complicanze batteriche. Senza dimenticare che se l’organismo non è idratato in modo corretto, il flusso sanguigno non è ottimale e i farmaci prescritti dal medico perdono in efficacia. Attenzione anche al clima della casa, che non deve essere secco e iper-riscaldato, per evitare ulteriore disidratazione.

  • Oltre all’acqua, sì a una tazza di tè verde che possiede una varietà di anti-ossidanti chiamati catechine, capaci di ridurre l’impatto dei radicali liberi generati dal conflitto infiammatorio delle infezioni e aiutano l’organismo a difendersi.
  • Semaforo verde per succhi di frutta, spremute ed estratti, preparati e consumati al momento, in grado di reintegrare anche vitamine e sali minerali.
  • Se non ci sono intolleranze o episodi di diarrea, il latte (fonte di proteine, calcio, vitamine e oligoelementi) contribuisce a migliorare i tempi di risoluzione dell’influenza.

Sul podio: fibre e proteine

  • Privilegiamo melograno, kiwi, frutti rossi, arance, mandarini, ricchi di antiossidanti e vitamina C. Sono molti utili anche carciofo, mele, pere, aglio, cipolla, porro, perché contengono inulina e altre fibre solubili, importanti per la salute del microbiota intestinale (un insieme di microrganismi), che rende più forte il sistema immunitario.
  • Sul fronte proteine, meglio carni bianche e pesce (come merluzzo, sogliola, platessa), che apporta anche omega 3, potenti anti-infiammatori. La raccomandazione è cuocerlo a basse temperature, per evitare che gli stessi omega 3 si trasformino in radicali liberi.
  • I carboidrati che danno energia vanno consumati in piccole quantità per non appesantire un intestino già fragile. Il riso è meglio della pasta, in quantità non superiori a 70 grammi al giorno.

Il consiglio in più

Se si soffre di gastroenterite, occorre evitare latte, latticini e formaggi freschi e preferire il riso alla pasta ma in piccole dosi, da frazionare in diversi momenti della giornata per valutare la reazione dell’organismo.