Germogli: ecco come si coltivano

Redazione Pubblicato il 05/12/2016 Aggiornato il 05/12/2016

I germogli, da quelli di pisello a quelli di soia, si possono coltivare facilmente anche in casa. Per avere sempre a disposizione una riserva di vitamine e minerali

germogli

In inverno la verdura fresca scarseggia? Nessun problema visto che sul balcone oppure semplicemente sul davanzale di una finestra se ne può tenere una buona scorta. Basta poco infatti per avere sempre a disposizione i germogli freschi, un concentrato di vitamine e minerali che costa poco e non fa salire l’ago della bilancia. La coltivazione è semplice anche se richiede un attimopo’ di attenzione. Il primo passo? Procurarsi i semi da far germogliare che devono essere biologici o comunque non trattati e di provenienza certa perché non ci siano residui di pesticidi o di altre sostanze chimiche che possono risultare dannose per l’organismo.

Tutti i semi possono dare germogli, da quelli di pisello a quelli di fagiolo, dalla soia alle lenticchie,dal cavolo fino all’alfa-alfa, l’erba medica.

Come procedere

Dopo averli lavati con cura sotto l’acqua corrente fredda i semi vanno lasciati in ammollo per dodici ore in modo che ritornino ad avere la giusta quantità di acqua che serve per germogliare. Poi si scolano e si mettono in un vaso di vetro oppure su un piatto di plastica. Se coltivate spesso i germogli potete anche procurarvi un apposito contenitore forato che impedisce il ristagno di acqua e la conseguente formazione di muffe. Vanno poi coperti con un panno umido perché devono stare al buio e tenuti lontano da fonti di calore. Ogni sei ore è bene sciacquarli scartando quelli che si nota non danno segni di svilupparsi e che anziché essere buttati via si possono usare per zuppe e minestre. Importante è controllare sempre l’acqua che va aggiunta pulita, con regolarità.

Pronti in pochi giorni

Bastano dai tre ai cinque giorni per cominciare a gustare i primi germogli che sono di colore bianco e vanno lasciati qualche ora alla luce prima di consumarli. Una volta raccolti si possono conservare in frigorifero per cinque-sette giorni, periodo durante il quale, sia pur più lentamente, continuano a crescere. I germogli si possono consumare da soli oppure nelle insalate per arricchirle: hanno lo stesso contenuto proteico dei semi di partenza ma sono più ricchi di zinco che aiuta ad alzare le difese immunitarie e di vitamina B6. Le calorie invece sono il 20% in meno rispetto ai semi, a tutto vantaggio della linea.