Contraccezione: in arrivo un nuovo cerotto. Sicuro e “light”

Redazione Pubblicato il 23/06/2016 Aggiornato il 23/06/2016

L'anticoncezionale in patch è discreto e sicuro. Efficacia garantita, con un dosaggio ormonale leggero, per dire addio agli effetti collaterali delle pillole

cerotto

L’anticoncezionale ideale? Sicuro e “light”, cioè leggero. Significa: minor dosaggio, comodità di somministrazione, ridotti effetti collaterali e nessun rischio di dimenticanza. La novità, che viene incontro a tutte queste esigenze, è un contraccettivo combinato a basso dosaggio in cerotto.

Discreto e invisibile

È piccolo (diametro di 3,7 cm, quanto una moneta da due euro), morbido ed elastico, trasparente, quindi discreto e invisibile. Ha un ottimo livello di adesività: basta applicarlo sulla pelle pulita e asciutta, premendo per 30 secondi. Poi si possono trascorrere anche intere giornate in piscina o al mare, perfino in sauna o nell’idromassaggio, senza rischio di distacco.

A rilascio costante

Contiene una combinazione di gestodene ed etinilestradiolo, rilasciati in maniera costante. Il primo è un progestinico in grado di inibire l’ovulazione con dosi più basse rispetto a quelli tradizionali, garantendo un ottimo controllo del ciclo e un’elevata efficacia contraccettiva. Il secondo è il più potente agonista estrogenico attualmente disponibile sul mercato. La via transdermica consente di mantenere livelli ormonali costanti ed elimina il problema dell’assorbimento gastrointestinale (vomito e dissenteria possono compromettere l’efficacia del contraccettivo assunto per bocca). Inoltre, prevedendo un’unica applicazione settimanale, il patch aumenta l’aderenza alla terapia, arrivando al 98-99%.

Efficace ma light

Gli studi confermano che la ricerca di leggerezza è molto diffusa nelle donne che desiderano un anticoncezionale efficace ed è correlata alla paura degli effetti collaterali (aumento di peso e cellulite i più temuti) e di possibili controindicazioni per la salute, come l’aumento del rischio di tumori. Timori che spiegano il basso utilizzo della contraccezione ormonale in Italia, intorno al 19%, contro una media europea del 30-33%.

Il parere del ginecologo (25%) e il bisogno di maggiore leggerezza (17%) sono i fattori che più di frequente spingono la donna a scegliere o cambiare il metodo contraccettivo.

Timori immotivati, nel caso del nuovo patch, mentre si sottovalutano i molteplici benefici, come l’efficacia nei confronti della dismenorrea (dolore durante la mestruazione), della sindrome premestruale, delle irregolarità del ciclo e l’effetto preventivo nei confronti dei tumori dell’ovaio, dell’endometrio, del colon-retto e delle malattie cardiache di natura ischemica.