22/04/2021

Cerchio alla testa? L’automassaggio può aiutare

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 22/04/2021 Aggiornato il 26/04/2021

Con alcune digitopressionii alla base della nuca si sciolgono le tensioni e si ritrova l'equilibrio

automassaggio testa

A volte la causa è solo un’eccessiva stanchezza: le preoccupazioni ci fanno dormire poco e male, stiamo a lungo alla scrivania e al computer, abbiamo affaticato gli occhi per molte ore davanti allo schermo. E compare un cerchio alla testa, fastidioso e invalidante. Molte donne ne soffrono frequentemente e ricorrono agli analgesici, ma esistono anche efficaci cure dolci come l’automassaggio. Lo assicura Enrico Corsi, bodyworker esperto di discipline terapeutiche orientali, direttore dell’Accademia di massaggio tradizionale thailandese.

L’automassaggio fai-da-te sfrutta un mix di tecniche diverse, facilmente accessibili a chiunque: ricordate che le pressioni da effettuare sono graduali, decise, ma non devono mai superare la soglia del dolore.

Ritrovare l’equilibrio energetico

Tutte le più antiche tradizioni mediche dell’Estremo Oriente, come quella cinese, thailandese o giapponese, sono accomunate dall’obiettivo di riequilibrare l’apparato energetico presente nel corpo umano. Per riportare l’equilibrio nella circolazione dell’energia vitale, ripristinando la buona salute, ogni Paese ha sviluppato nei secoli discipline diverse, come lo shiatsu, la riflessologia e molteplici altre forme di massaggio. Tutte, però, si basano sullo stesso principio: esercitando delle pressioni manuali lungo il percorso dei canali energetici, soprattutto su alcuni punti, è possibile eliminare le ostruzioni e gli squilibri. L’esecuzione delle più semplici manovre di massaggio su specifiche zone del proprio corpo, quindi, permette a chiunque, anche senza l’aiuto di un massaggiatore professionista, di alleviare molti sintomi dolorosi comuni e di ritrovare il benessere.

Per contrastare il cerchio alla testa, procurato da affaticamento e sforzo visivo, l’esperto spiega che è utile lavorare sui canali energetici della Vescica urinaria e della Vescica biliare (che corrono dalla testa alla punta dei piedi), perché entrambi sono collegati alle emicranie e a tutte le sensazioni di “peso” nell’organismo.

Come procedere

Soffermatevi con una digitopressione ritmica (3-10 pressioni successive) su tre punti collocati sulla nuca: uno è alla base del cranio, in posizione centrale, mentre gli altri due, esterni rispetto al primo e simmetrici, si trovano nelle due piccole fossette poste all’altezza dell’occipite, che si individuano facilmente al tatto. Procedete a rotazione, dedicando non meno di 10 secondi a ciascun punto, e continuare finché avvertite beneficio. Passate poi a trattare entrambi i piedi: dapprima, con il movimento rotatorio di un polpastrello, massaggiate per almeno un minuto la zona posizionata fra il malleolo interno e il tendine d’Achille. Quindi frizionate con la nocca del dito indice tutta la zona intorno al malleolo esterno.