04/01/2022

Bruxismo: casi in aumento con la pandemia. Come smettere di digrignare i denti

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 04/01/2022 Aggiornato il 04/01/2022

Non è solo un rischio per denti e muscoli della bocca. Il bruxismo può dare dolori anche a spalle e schiena, peggiorando la qualità della vita. Scopri le soluzioni

The smile woman sleeping in the white linens

È un disturbo a carico dei muscoli masticatori che interessa in maggior misura le donne, ma anche uomini e bambini, ed è la causa di diversi insospettabili problemi, come mal di testa al risveglio o a fine giornata, dolore o difficoltà ad aprire la bocca o a masticare, tensioni a livello di viso, collo e schiena, usure e fratture dentali. Il bruxismo, parola di origine greche nata più di tre mila anni fa, significa proprio “digrignare i denti”.

Le cause sono da ricondurre a tensione, ansia e stress e la pandemia da Covid-19 non ha certo giovato alle persone che ne soffrono.

Un disturbo in forte aumento

«La Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) stima che in Italia i casi siano in aumento di circa il 30 per cento. Per capire se ne siamo affette dopo una nottata decisamente travagliata, proviamo ad alzarci e a stringere i denti. Se ci accorgiamo che la tensione muscolare sale verso gli occhi, scende verso la schiena per accentuarsi sulle spalle, possiamo ragionevolmente sospettare di soffrire di bruxismo», spiega il professor Sergio Angeletti, medico e direttore del canale web bruxismo.it

Come affrontarlo

Il primo passo è non trascurare il problema, ma cercare di intervenire il prima possibile per non peggiorare la situazione. «Quando il bruxismo supera la soglia individuale di tolleranza, per quantità o per intensità, può provocare danni ai denti, ai muscoli masticatori e alle articolazioni temporo-mandibolari. Imparare a riconoscerlo in modo tempestivo e a controllarlo rappresenta la strategia più semplice, più conservativa e più efficace e deve pertanto essere sempre il primo approccio terapeutico», spiega la dottoressa Ambra Michelotti, odontoiatra e specialista in ortognatodonzia.

Con l’aiuto dei bite

Oltre alla consulenza con il dentista, se il disturbo lieve o moderato, in farmacia, sono disponibili dei bite, che impediscono di serrare i denti durante la notte, perché si sa, masticare è uno dei modi migliori per scaricare il nervosismo. Gli stessi bite, per i casi più gravi, sono realizzati dal dentista.