Bruxismo: ecco perché digrigni i denti (e come smettere)

Redazione Pubblicato il 26/10/2016 Aggiornato il 26/10/2016

Digrignare i denti, di giorno o di notte, è la reazione a stress e ritmi di vita troppo frenetici. Il problema si può risolvere correggendo lo stile di vita

bruxismo

Nei Paesi occidentali il 12% delle persone soffre di bruxismo notturno, mentre circa il 30% avrebbe episodi nel corso della giornata. In Italia, ne soffrono 15-18 milioni di persone. In genere si manifesta con il serramento e digrignamento dei denti, ma a volte il disturbo compare in una forma più subdola, detta “serramento mandibolare”, che induce a mantenere i muscoli rigidi, in una posizione fissa, senza alcun contatto dentale.

A favorirne la diffusione, i ritmi di vita sempre più frenetici e alcuni comportamenti a rischio, quali il fumo o il consumo di alcolici.

Quali sono i rischi

Tra i principali segnali spia, oltre a una dentatura danneggiata o consumata, vi sono il rumore notturno, presente nel 25% dei casi, la sensazione di tensione mandibolare al risveglio o di dolore localizzato alle arcate dentali e la ricorrenza di cefalee muscolo-tensive. I rischi? Usura dei denti, scheggiature o incrinature sia della dentatura naturale sia di lavori odontoiatrici, come corone, intarsi, faccette e otturazioni, difficoltà funzionali nei movimenti di apertura e chiusura della bocca, indolenzimento dei muscoli masticatori e delle articolazioni temporomandibolari.

Tutta colpa del sistema nervoso centrale

Un tempo si dava la colpa alla malocclusione dentale. Secondo gli studi più recenti, invece, il disturbo sarebbe regolato dal sistema nervoso centrale: tra i fattori predisponenti vi sono la tensione nervosa, le forme di stress e ansia, persino il senso di competizione nello sport.

Prima regola: relax!

La raccomandazione principale è dunque quella di rilassarsi, cercando di mantenere la bocca in posizione “fisiologica”, normale, durante tutto l’arco della giornata, ovvero: denti staccati e muscoli masticatori rilassati (i denti dovrebbero toccarsi tra loro soltanto durante la masticazione dei cibi e, occasionalmente, durante la deglutizione).

Correggere lo stile di vita

Occorre poi agire sugli stili di vita: meno alcol, fumo e caffè, soprattutto la sera, ritmi quotidiani meno serrati e una buona qualità del sonno sono tutti fattori che aiutano ad allentare la tensione sui muscoli masticatori e il loro sovraffaticamento.

Quando serve il bite

In caso di bruxismo severo, è indicato l’uso delle placche intraorali in resina acrilica, i cosiddetti “bite”, di norma utilizzati solo la notte, allo scopo di proteggere la dentatura, alleviare la pressione sulle articolazioni mandibolari e distendere le fibre muscolari contratte. No invece alle placche universali “fai-da-te”, che si comprano in farmacia: possono peggiorare il problema.