Vitamina (D)el sole
Nome in codice: vitamina del sole. La sua missione: migliorare la calcificazione delle ossa e altro ancora
Può essere in deficit alle nostre latitudini, ma con le giornate di sole, più lunghe e luminose che accompagnano la bella stagione, possiamo fare scorta di vitamina D – la vitamina del sole – stimolandola tramite l’esposizione ai raggi ultravioletti. «La vitamina D aiuta a fissare meglio il calcio nelle ossa, un fattore importante soprattutto in menopausa quando la fragilità ossea è maggiore», commenta la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano, in provincia di Pavia.
Senza dimenticare il suo ruolo strategico nel rafforzare le difese del sistema immunitario, agire sul benessere della pelle e sul tono dell’umore.
Indispensabile protezione
Attenzione, però. «Quando prendi il sole, devi sempre applicare la protezione solare UVA e UVB adatto al tuo tipo di pelle sulle parti scoperte, anche in città o in campagna se cammini o fai jogging outdoor», precisa la specialista. Ricorda che non esiste una protezione che blocchi al 100 per cento l’azione degli ultravioletti: la buona notizia è che la vitamina D riesce ad essere stimolata anche quando siamo parzialmente vestite. Oggi in commercio esistono integratori alimentari che contengono sia vitamina D sia altre vitamine e oligoelementi, come il betacarotene, derivato dalla vitamina A, le vitamine C ed E, selenio, rame e zinco, che favoriscono l’abbronzatura attivando la produzione di melanina, il pigmento che dà la colorazione alla pelle e allo stesso tempo la protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari.
Se la carenza è importante
I livelli di vitamina D si valutano con un prelievo del sangue e se necessario si richiede una MOC per monitorare il dosaggio di calcio nelle ossa. «In caso di valori che riconducono a una condizione patologica, il medico può prescrivere un integratore di vitamina D (calciferolo), in gocce o sottoforma di cartina, da prendere in genere a fine pasto», conclude Belmontesi.
Anche con la dieta
La migliore disponibilità di vitamina D, oltre che nell’olio di fegato di merluzzo (difficile da utilizzare in cucina per il suo sapore intenso), la trovi nel pesce grasso (per esempio sgombro e salmone), carne, uova, latte e derivati e anche nei funghi.
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