03/07/2020

Vacanze con i pet nell’estate del Coronavirus

Veronica Colella Pubblicato il 03/07/2020 Aggiornato il 03/07/2020

Anche i vostri amici animali hanno bisogno di una vacanza rilassante. Dai controlli all'igiene, cinque consigli per partire (e tornare) in sicurezza

vacanze pet coroavirus

Conciliare la voglia di relax con le nuove misure di sicurezza può sembrare un’impresa titanica anche per i pet lover, che mai come quest’anno potrebbero tentennare all’idea di mettere il trasportino in macchina. Per fortuna, la Fase 3 non sembra porre ostacoli particolari a chi vuole organizzare una vacanza pet friendly. Le regole da seguire per prendersi cura al meglio del proprio animale domestico sono facili da ricordare e da attuare. A spiegarlo sono gli esperti di Ca’Zampa, il primo Gruppo italiano di Centri per il benessere dei pet presente alle porte di Milano, Cremona, Udine e Mestre.

«È importante dire subito che le vacanze, e in generale il tempo che si trascorre con il proprio pet, vanno passate in assoluta tranquillità e relax» afferma Marco Maggi, coordinatore servizi veterinari Ca’ Zampa.

La paura di un contagio da pet a uomo è stata ridimensionata dall’OMS, ma per il benessere dell’animale è comunque opportuno seguire qualche accorgimento in materia di igiene..

Ecco tutto quello che c’è da sapere per pianificare una vacanza a misura di pet.

Le 5 regole da seguire

  1. Organizzati e contenti. Che intendiate alloggiare in albergo o in ostello, quest’anno non si scappa da prenotazioni, distanze di sicurezza e regole di accesso negli spazi comuni. Anche chi ha scelto una casa privata farebbe bene a portare con sé il libretto delle vaccinazioni e un certificato di buona salute dell’animale, senza dimenticare il passaporto se si va all’estero.
  2. L’importanza del check up estivo. Come ottenere il certificato di buona salute? Dal veterinario, naturalmente. Prima di partire è caldamente suggerita una visita di controllo generale, chiedendo indicazioni più precise in base alla destinazione, per assicurarsi che tutto funzioni bene, dal sistema cardiocircolatorio allo stato della pelle, delle orecchie e dei polpastrelli.
  3. Occhio ai parassiti! In estate è particolarmente cruciale un ultimo richiamo al trattamento antiparassitario, includendo non solo la prevenzione a pulci e zecche ma anche un test per la Filaria e/o Leishmania (malattia infettiva causata dalle punture dei pappataci, diffusa su tutto il territorio italiano) e un controllo dermatologico. Chi va al mare, può optare per repellenti resistenti all’acqua o aggiungere prodotti naturali che possono essere applicati ripetutamente nel corso della vacanza. Se si passeggia nei boschi, invece, sarebbe opportuno pianificare un esame delle feci al ritorno per escludere contaminazioni da escrementi di animali selvatici e vegetazione.
  4. Non trascurare l’igiene. Anche in trasferta, uno shampoo o una passata con delle salviette a base di Clorexidina non guastano. Per una corretta igiene del cane, si consiglia di abbinare a ogni tuffo in mare una piccola routine di aftercare: risciacquare gli occhi con prodotti a base di camomilla, spalmare sulle zone più delicate (come naso e polpastrelli) pomate protettive e lenitive e usare prodotti specifici per le orecchie. A fine giornata, meglio lavarlo con acqua dolce e, se necessario, con prodotti mirati alla cura di pelo, mantello e cute. Dopo la vacanza, ultimo step con trattamenti di shampoo-terapia reidratanti.
  5. Studiare il menù. Chi ha l’abitudine di cucinare la pappa in casa ha di fronte un bivio. Abituare l’animale al cibo industriale, più pratico da portare in vacanza, almeno 15 giorni prima di partire oppure portare con sé alimenti già preparati e congelati, purché si possa garantire la conservazione del freddo ed evitare che agenti patogeni ne compromettano le proprietà. Quando si viaggia è consigliabile far mangiare l’animale solo all’arrivo, assicurandosi che beva molto il giorno prima. Importante anche pianificare i pasti nelle ore più fresche, con porzioni più abbondanti la sera e senza costringerlo ad attività fisiche a pancia piena.