18/03/2020

Pulizie di primavera, i consigli per organizzarsi al meglio

Veronica Colella Pubblicato il 18/03/2020 Aggiornato il 18/03/2020

Le tanto temute (e amate) pulizie di primavera in tempi di telelavoro possono diventare una distrazione quasi piacevole. Ecco come organizzarsi al meglio

pulizie di primavera

Le pulizie di primavera quest’anno potrebbero rivelarsi una distrazione quasi piacevole. Già appuntamento irrinunciabile per gli allergici agli acari e al polline, sono una buona occasione per sfogare le energie accumulate in questi giorni di clausura.

Per chi ha appena cambiato routine e si sta ancora abituando al telelavoro la tentazione di trascurare un po’ le formalità è molto forte, ma vedrete che alla lunga i vantaggi di un ambiente ordinato e pulito possono sconfiggere qualsiasi attacco di pigrizia.

Perché è importante

Il contributo alla serenità non è l’unico buon motivo per prestare un’attenzione in più alla casa in questi giorni. L’inquinamento indoor può rivaleggiare con quello causato dallo smog, non solo a causa della polvere e dei batteri ma anche per via delle normali attività domestiche come la cottura dei cibi e il riscaldamento degli ambienti. In un’infografica pubblicata a inizio del mese, l’Istituto Superiore di Sanità ha condiviso qualche accorgimento per gestire al meglio gli ambienti chiusi. Il primo consiglio è garantire il ricambio dell’aria, scegliendo sempre le finestre distanti dalla strada e dal traffico (per quanto ridotto), ma è altrettanto importante leggere attentamente le istruzioni di ogni prodotto per essere sicuri di rispettare i dosaggi indicati. La pulizia delle superfici può essere effettuata anche con acqua e sapone o con il classico alcol etilico al 75%: in ogni caso, meglio usare i guanti e non azzardare miscele con ammoniaca e candeggina cercando di essere più zelanti del solito.

Come affrontare il momento delle pulizie

  1. Stabilire le priorità. Nella normale routine di pulizia settimanale di solito ci si accontenta di un ritocco generale ai sanitari, ai fornelli e alle superfici dei mobili nelle stanze che frequentiamo di più. Le temute pulizie di primavera invece servono soprattutto a dare una rinfrescata a quelle parti della casa che abbiamo trascurato, dalla cima degli armadi alle serrande. Iniziare dai compiti più gravosi aiuta a non disperdere le energie e a sentirsi più soddisfatti.
  2. Meglio una stanza alla volta. Se nello stilare l’elenco di tutte le cose da fare vi sentite sopraffatti, ricordate che il metodo migliore è quello di concentrarsi su una stanza alla volta. Cercare di ottimizzare i tempi infilando piccoli lavoretti tra un’incombenza e l’altra disperde l’attenzione.
  3. Procedere dall’alto verso il basso. Mai sottostimare la quantità di polvere che può essersi accumulata in pochi mesi: per evitare di sporcare dove avete appena lavato, sempre meglio iniziare dall’alto e lasciare pavimenti e battiscopa per ultimi.
  4. Pianificare il lavoro di squadra. Chi ha la possibilità di dividersi i compiti tra familiari, coinquilini e conviventi ha già un enorme vantaggio: l’importante però è non interrompersi a vicenda nei momenti meno opportuni. Una piccola riunione strategica prima di iniziare può aiutare a coordinarsi.
  5. Fare decluttering. Dal cassetto dei calzini allo sgabuzzino, la primavera è il momento di alleggerire la casa di tutta la confusione che rischia di renderla soffocante. Potreste persino scoprire che molti degli acquisti imprescindibili che state per fare online sono del tutto superflui, riportando alla luce tesori perduti.
  6. Non dimenticare gli elettrodomestici. Frigo e forno sono destinati a fare un po’ di straordinari in queste settimane: aceto e limone sono due ottimi alleati per non eccedere con i prodotti chimici.
  7. Motivarsi con una playlist. La stessa musica che ascoltiamo in palestra o mentre andiamo a correre può rivelarsi utile anche durante le pulizie di casa. È quello che pensano centinaia di utenti di YouTube e Spotify, che hanno creano mix adatti all’occasione spaziando dall’ambient all’elettronica, o dai classici pop degli anni ’80 all’heavy metal. L’unica regola è quella della buona educazione: in mancanza di auricolari, il volume deve essere sopportabile anche per i vicini.