Massaggio antipancia alle terre vulcaniche

Redazione Pubblicato il 30/03/2018 Aggiornato il 30/03/2018

Gonfiori, adipe in eccesso, cellulite, ritenzione e tensioni anomale si combattono con un trattamento che combina un impacco detox a manualità rilassanti e snellenti

FREDDY

Acqua sorgiva termale e terre vulcaniche, ricche di principi attivi benefici, sono protagoniste di un efficace trattamento antipancia: un impacco dall’azione drenante e snellente, accompagnato da un particolare massaggio, che non si effettua solo sull’addome ma si estende anche ad altre zone del corpo. Per assicurare risultati duraturi, un trattamento antipancia deve infatti tenere conto di molti fattori, non concentrandosi specificamente sull’area addominale, ma riequilibrando in modo più ampio anche le varie funzioni dell’organismo.

Accumuli di adipe, stasi linfatica, cellulite, gonfiore intestinale, postura sbilanciata: le cause di un’eccessiva rotondità addominale possono essere numerose e il trattamento ha un approccio olistico per contrastarle

Con i fanghi vulcanici

Barbara Ottaviani, estetista, specialista in naturopatia e personal trainer, spiega che il fango ha una forte azione drenante e, applicato all’addome e alle zone critiche sotto forma di impacco caldo (a 28 gradi circa), è in grado di assorbire per osmosi l’eccesso di liquido presente nei tessuti. E’ quindi benefico in presenza di ristagni e cellulite. In particolare, quello ottenuto da terre che si ricavano dalla polverizzazione di alcune rocce di origine vulcanica (ad esempio la pirite, la halloysite, la biotite) contiene solfato di calcio, biossido di titanio e magnesio, che accelerano il metabolismo cellulare, facilitando lo smaltimento delle tossine, il drenaggio linfatico e la lipolisi. L’effetto è potenziato dall’impiego di una particolare acqua sorgiva termale dell’area vulcanica di Bolsena, che viene sfruttata nell’impasto non solo per i sali in essa disciolti, nutrienti, ma anche per un effetto stimolante, che attiva il processo di penetrazione delle sostanze benefiche applicate.

Le manovre sgonfianti

Mentre il fango vulcanico è lasciato in posa, per circa 20 minuti, viene eseguita una serie di manovre mutuate dalla kinesiologia e dalle tecniche di linfodrenaggio, per allentare le tensioni muscolari, sbloccare i dotti e le stazioni linfatiche e agevolare così il deflusso dei liquidi dai tessuti.
Una volta asportato l’impacco, si applica all’epidermide un particolare gel a base di acqua sorgiva termale, che contiene a sua volta benefiche sospensioni vulcaniche, e la seduta prosegue con un massaggio che interessa tutto il corpo e che sblocca le contrazioni muscolari in profondità, favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali in eccesso, restituisce equilibrio agli organi interni.