15/03/2024

Mal di primavera? No, grazie

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 15/03/2024 Aggiornato il 15/03/2024

 Goditi il meglio della bella stagione grazie a una dieta sana, un po’ di movimento, un buon sonno e alla compagnia degli amici 

mal di primavera

Ai nastri di partenza. La primavera è alle porte e con lei la voglia di godersi di più la vita all’aria aperta grazie a giornate più lunghe e luminose. Non solo spensieratezza, però. Spesso il passaggio dalla stagione invernale con i suoi ritmi più soft alla primavera è causa del cosiddetto mal di primavera, che genera stanchezza, difficoltà a concentrarsi e qualche disturbo all’intestino, per via della necessità di adattamento del nostro organismo a un nuovo passaggio climatico e a uno stile di vita più dinamico.

La strategia per uscire dall’impasse è prendersi cura del nostro secondo cervello, l’intestino, con un’alimentazione varia e bilanciata e l’uso di probiotici, microrganismi viventi in grado di ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Senza dimenticare un po’ di tempo da dedicare a noi stesse.

La top 10

Il professor Fabio Pace, gastroenterologo all’Ospedale Bolognini di Seriate, in provincia di Bergamo, ha elaborato per Bonomelli – brand del beverage funzionale con una gamma di tisane con probiotico – dieci consigli tra nutrizione e mindfulness.

Seguire una dieta sana. Il nostro microbiota necessita di fibre vegetali e di una quota di calorie proporzionato ai nostri bisogni.

Evitare lo stress. È la maggiore insidia al nostro benessere, perché causa una successione continua di fastidi, spesso correlati alle eccessive richieste provenienti dal mondo esterno.

Dormire una sufficiente quantità di ore. Prepariamo il momento del sonno con abitudini regolari (come bere una tisana) ed evitiamo di rimanere troppo attivi la sera, praticando sport o guardando a lungo televisione.

Assumere probiotici. Questi microrganismi supportano la salute e correggono quelle deviazioni temporanee del nostro benessere, quali infezioni respiratorie, intestinali stagionali, interventi, stress.

Non essere troppo rigidi con le regole (diete) alimentari. Sono sempre più di moda diete restrittive (senza glutine, senza lattosio, senza carboidrati semplici) che talvolta hanno un’indicazione medica, altre volte no.

Prestare attenzione alla composizione degli alimenti confezionati. Evitiamo i cibi processati industrialmente o ultra-processati. Creme, emulsionanti, additivi chimici, coloranti, conservanti sono sostanze che minacciano il microbiota intestinale.

Fare attività fisica. Anche senza andare in palestra, è possibile mettere in pratica piccole scelte che ci consentono di mantenere attivi muscoli e cuore: parcheggiare più lontano da casa, andare a comprare il giornale a piedi, scendere una fermata prima dall’autobus, andare in bicicletta.

Circondarci di amici. Condividere parte del nostro tempo, parlare, ascoltare e reagire a stimoli che vengono da persone con cui abbiamo una buona relazione umana sono fattori importanti.

Coltivare un hobby. Lettura, musica, giardinaggio, pesca, cucina, sono tutti stimoli cognitivi utili per il benessere dell’asse intestino-cervello.

Volersi bene e non pretendere troppo da noi stessi. Siamo un’unità di corpo e psiche, di bisogni biologici e psicologici che dobbiamo riconoscere e rispettare.