04/05/2023

Mal d’auto: affrontalo così

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 04/05/2023 Aggiornato il 04/05/2023

Nausea, vomito, sudorazione, malessere e tachicardia sono sgradevoli compagni di viaggio se soffri il mal d’auto e non solo. Lo specialista ti spiega come tenere a bada la situazione 

Nervous female driver sits at wheel, has worried expression as afraids to drive car by herself for first time. Frightened woman has car accident on road. People, driving, problems with transport

La voglia di partire è tanta, ma devi fare i conti con il rovescio della medaglia? Se i tragitti, anche brevi, in auto, aereo & co. ti provocano dei problemi come malessere generale, sudorazione fredda, tachicardia, pallore, nausea fino al vomito, il tuo disturbo si chiama cinetosi, scatenato da un contrasto di sensazioni di movimento. «La cinetosi interessa l’apparato vestibolare – che fa parte dell’orecchio interno – vista e sistema propriocettivo, cioè i recettori presenti nei muscoli e nelle articolazioni, che informano il cervello della posizione che il corpo ha nello spazio. Se l’informazione che arriva non è univoca, cioè se tutti questi sistemi non concordano, si attivano una serie di riflessi che scatenano il disturbo», dice il dottor Sergio Panizza, responsabile del Servizio di Audiovestibologia dell’Istituto Clinico S. Anna di Brescia (Gruppo San Donato).

I sintomi possono avere diversi gradi di intensità, ma scompaiono di solito entro poche ore. Se nelle giornate successive permane il disturbo è necessario consultare il medico per valutare la tua condizione di salute.

Chi ne soffre

La cinetosi coinvolge in misura maggiore le donne in gravidanza, che soprattutto nel primo trimestre possono soffrire di nausea, chi è colpito da emicrania (specie emicrania vestibolare) e i bambini, perché il loro sistema vestibolare è particolarmente sensibile alle accelerazioni.

Il nemico in più

Ricorda che l’ansia e la cinetosi spesso viaggiano insieme. La paura di stare male, così come la paura di volare, degli spazzi ristretti o dell’acqua, possono amplificare i disturbi legati alla cinetosi.

La prevenzione

«Soprattutto nel bambino, spesso la cinetosi è secondaria ad atteggiamenti sbagliati da parte dei genitori», prosegue lo specialista. Ecco alcuni consigli, che valgono anche per gli adulti.

1. È fondamentale mantenere l’abitacolo della macchina ventilato e a una temperatura adeguata (non troppo caldo né troppo freddo).

2. No alla lettura o all’uso di apparecchiature elettroniche che impegnino la vista (tablet, cellulari, etc.).

3. Evitare profumatori in auto.

4. Non viaggiare a stomaco vuoto o troppo pieno, meglio uno spuntino leggero e asciutto, come dei crackers o biscotti secchi.

5. Se il viaggio è lungo sfruttare le ore più fresche.

6. In treno è bene sedersi nel senso di marcia, in aereo scegliere se possibile i sedili in prossimità delle ali perché meno soggetti alle oscillazioni.

Il trattamento

Ci sono farmaci di automedicazione, anche se è sempre meglio consultare il medico nel dubbio di possibili reazioni avverse per la concomitanza di altre terapie in atto o patologie in corso. Sì agli antistaminici di prima generazione (come il dimenidirinato) in capsule, compresse o gomme da masticare, oppure la scopolamina, in cerotto a lenta cessione del farmaco. Hanno come effetto collaterale la sonnolenza, anche piacevole per chi si fa trasportare ma vietata per chi guida.

I rimedi naturali

Tra i rimedi naturali anti-nausea c’è lo zenzero, dalle proprietà antiemetiche, sotto forma di gomma da masticare (non al di sotto dei tre anni) oppure in capsule. Prima di partire si possono indossare braccialetti elastici che sfruttano come meccanismo d’azione la compressione di un punto che si trova tra i due tendini, sulla parte interna dell’avambraccio: non hanno effetti collaterali e possono essere presi in considerazione anche per i bambini più piccoli