04/05/2021

Indigestione? Stop al malessere con l’automassaggio

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/05/2021 Aggiornato il 04/05/2021

Secondo le medicine orientali la stimolazione manuale di precisi punti del corpo aiuta a contrastare molti disturbi, fra cui il mal di testa e il senso di pesantezza che si associano alla digestione lenta e difficoltosa

Indigestione - malessere

Non avete saputo rinunciare a qualche eccesso enogastronomico e vi ritrovate con un forte mal di testa, accompagnato da cattiva digestione, pesantezza di stomaco, magari anche da irregolarità nelle funzioni intestinali. Per contrastare questi disturbi si può ricorrere a tecniche dolci, non invasive e pressoché prive di effetti collaterali: una di queste è l’automassaggio, una soluzione terapeutica suffragata dagli insegnamenti millenari delle medicine tradizionali thailandese, cinese, indiana e giapponese.

Nelle culture di questi Paesi, infatti, il massaggio è ritenuto una forma di cura efficace per i più svariati fastidi e malanni, inclusi i disturbi digestivi e il mal di testa.

Enrico Corsi, bodyworker esperto di massaggio thai e discipline terapeutiche orientali, direttore dell’Accademia di massaggio tradizionale thailandese, suggerisce una sequenza fai-da-te di facile esecuzione. L’intensità delle pressioni varia da caso a caso e può essere modulata da ciascuno secondo il bisogno: deve essere decisa, ma non bisogna mai avvertire dolore

I punti da stimolare

In presenza di più disturbi associati, come quelli che accompagnano un’indigestione, il massaggio non deve essere effettuato solo sul capo, come accade ad esempio per una cefalea muscolotensiva, ma anche su alcuni punti specifici dei meridiani che regolano l’attività dei visceri, in particolare quello dello Stomaco (che attraversa anche il viso), quello dell’Intestino crasso (che percorre le braccia e arriva alla punta del dito indice di ciascuna mano) e quelli della Milza e del Fegato, che corrono nella parte interna delle gambe, fino alla punta dei piedi.

Come si esegue l’autotrattamento

Scegliete un ambiente tranquillo e silenzioso, rilassatevi ed eseguite queste manovre ad hoc. Cominciate la stimolazione su entrambe le tempie, esercitando una pressione dell’unghia sul punto situato a metà strada fra il sopracciglio e l’attaccatura dei capelli. Con il polpastrello di un dito, effettuate poi una pressione sul punto che si trova all’altezza dell’unghia del dito indice, ripetendo la manovra su entrambe le mani, e passate quindi a massaggiare altri due punti, posti rispettivamente all’attaccatura del dito pollice, sulla faccia superiore della mano, e sul braccio, in prossimità della piega anteriore del gomito. La durata di ogni fase è di almeno un minuto. Alla conclusione di questa fase, chiudete la mano a pugno ed eseguite una frizione sulla faccia interna di ciascun piede, dall’attaccatura dell’alluce al malleolo, continuando per almeno un minuto. Infine, dopo avere aperto al massimo le dita di entrambe le mani e avere appoggiato i polpastrelli sulla testa, eseguire una frizione del cuoio capelluto per circa mezzo minuto, con movimenti rapidi.