Ferro: e se non bastasse?

Redazione Pubblicato il 04/03/2024 Aggiornato il 05/03/2024

Non sempre questo prezioso minerale è sufficiente per le esigenze dell'organismo. Specialmente nelle donne. Scopri se soffri di carenze e come affrontare il problema

ferro - carenze

Durante le lezioni di chimica lo abbiamo studiato e identificato con il numero atomico 26 e il simbolo Fe sulla tavola periodica degli elementi. Forse però in quegli anni abbiamo sottovalutato il ruolo fondamentale del ferro per l’organismo, in particolare per la salute e il benessere femminile. «Questo oligoelemento è un componente dell’emoglobina, una proteina contenuta nei globuli rossi che ha il compito di trasportare l’ossigeno nel sangue, indispensabile per l’attività di respirazione cellulare, nonché per la formazione di nuove cellule in tutti gli organi» spiega il professor Fouad Kanso, direttore del servizio di medicina di laboratorio degli Istituti Clinici Bresciani, Gruppo San Donato.

A cosa serve

Non solo per la veicolazione di ossigeno. Il ferro, che viene assorbito nel duodeno, cioè la prima parte dell’apparato digerente, è essenziale per tutta una serie di funzionalità. Un suo deficit, la cosiddetta anemia da carenza di ferro (anemia sideropenica), non deve essere trascurata.

Ossigenazione dei muscoli. Legandosi alla mioglobina, il ferro apporta una maggiore quantità di ossigeno alla muscolatura, che lo richiede durante l’attività fisica, quando la frequenza cardiaca e la respirazione premono sull’acceleratore.

Sviluppo del sistema nervoso. Questo oligoelemento è vitale per formare nuove connessioni cerebrali e per “costruire” il rivestimento che protegge i neuroni, dal concepimento alla crescita del bambino. Inoltre, è importante per lo sviluppo di alcune aree del cervello, come quelle deputate alla memoria e alle emozioni, e una sua carenza cronica può ridurre la capacità di apprendimento anche nei piccoli.

Fonte di energia. Giusti livelli di ferro nell’organismo sono in grado di assicurarci la forza e lo sprint necessari per affrontare gli impegni della quotidianità, sia fisici sia mentali.

In gravidanza. Assieme al calcio e all’acido folico (o vitamina B9), il ferro favorisce il corretto sviluppo della placenta e del feto ed è importante mantenerne la giusta quantità per non correre il rischio di parto prematuro o di un indebolimento del sistema immunitario della gestante.

Il fabbisogno giornaliero

Se in media per un uomo la quantità di ferro necessaria ogni giorno è di dieci milligrammi, nella donna questo valore aumenta a partire dall’adolescenza. «Durante questa fase della vita il fabbisogno deve essere di 18 milligrammi giornalieri, perché si assiste a un aumento della massa muscolare e del volume di sangue in circolo nel corpo» prosegue lo specialista. Senza trascurare la comparsa delle mestruazioni con conseguenza perdita di sangue. Un altro momento cruciale per l’apporto di ferro è la gravidanza. Se nel primo trimestre i livelli di ferro per la crescita del feto possono essere compensati con una corretta alimentazione, dal secondo trimestre in poi il fabbisogno cresce fino a 30 milligrammi al giorno ed è indispensabile assumere un integratore alimentare quando si attesta una carenza. Dopo il parto e durante l’allattamento il livello di ferro nel sangue torna nella norma. «In menopausa invece, con l’interruzione del ciclo mestruale, il dosaggio di ferro indispensabile nel sangue diminuisce» continua il professor Kanso.

Carenze e diagnosi

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rileva che un miliardo e 600 milioni di persone nel globo siano interessati da anemia da ferro. Una vera epidemia della società moderna, che coinvolge soprattutto le donne per i motivi sopra descritti. Se hai un deficit di questo elemento puoi avvertire sintomi quali stanchezza fisica e mentale, debolezza muscolare, pallore, difficoltà a concentrarti. Quando la mancanza di ferro è molto elevata entra in gioco anche un incremento della frequenza cardiaca. Il motivo? Il cuore lavora di più per compensare la carenza nei tessuti del corpo. Sempre l’Oms ha stabilito che l’anemia da ferro è conclamata quando i valori dell’emoglobina nel sangue sono inferiori ai 12 grammi per decilitro nella donna (11 se in dolce attesa) e 13,5 negli uomini. «Gli esami d’elezione per tenere sotto controllo la situazione si effettuano tramite un prelievo di sangue e sono la valutazione dell’emocromo citometrico, per verificare i livelli di emoglobina, associato alla sideremia, cioè il contenuto di ferro nel nostro sangue» sottolinea. A questo si aggiunge l’analisi del dosaggio della transferrina, proteina che serve a legare e trasportare il ferro nel circolo sanguigno, e della ferritina.

Come raggiungere le giuste quantità

  1. Le fonti principali di ferro sono le carni: manzo, vitello, cavallo, fegato di bovino e di maiale contengono ferro facilmente assorbibile. Una buona assimilazione è garantita anche da pesci come salmone, merluzzo e tonno.
  2. Chi è vegetariano può puntare su legumi, frutta secca, cereali integrali, verdura a foglia verde, latte e derivati. Per sfruttare al meglio la minore quantità di ferro presente in questi alimenti il consiglio è di assumere nello stesso pasto alimenti ricchi di vitamina C, preferibilmente freschi e crudi (come agrumi, pomodori, cavoli, broccoli, peperoni), vitamina A (tuorlo d’uovo, carota, zucca, fegato e olio di merluzzo) e cisteina (contenuta nella carne e nel pesce, così da consentire un assorbimento doppio o triplo del ferro non sempre presente nelle verdure).
  3. Bere tutti i giorni una spremuta d’arancia e condire le verdure con il succo di limone: la vitamina C contenuta negli agrumi trasforma il ferro in una forma più disponibile.
  4. Non associare nello stesso pasto alimenti ricchi di ferro con latte e derivati, perché ne riducono l’ Per lo stesso motivo, evitare di assumere a distanza ravvicinata tè, caffè e bevande a base di cacao.
  5. Le acque ferruginose o arricchite di ferro sono utili in alcune forme di anemia sideropenica, ma vanno assunte solo dietro consiglio medico, perché presentano alcune controindicazioni.

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