15/03/2022

Bagni di gong per ritrovare serenità e armonia

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 15/03/2022 Aggiornato il 15/03/2022

Le vibrazioni sonore emesse da questo antichissimo strumento a percussione hanno poteri curativi, descritti dalle medicine tradizionali orientali ma avvalorati anche da studi recenti sulla musicoterapia

bagni di gong

Quante di voi sanno che cosa è un gong? Forse lo hanno visto solo le frequentatrici di qualche centro yoga: è uno strumento a percussione, metallico e con la forma di uno scudo, che si suona utilizzando speciali batacchi (chiamati mallette).Può avere dimensioni varie, anche molto grandi, ed emette suoni e sonorità diversi a seconda di come viene colpito.  La sua origine è millenaria e non del tutto certa, ma sicuramente è molto diffuso da secoli in culture anche lontanissime: in Estremo Oriente, nel mondo classico mediterraneo, nel Nord Europa. Usato fin dai tempi antichi in contesti militari, religiosi, magico-rituali, è uno strumento oggi riscoperto e sfruttato in chiave olistica, a scopo terapeutico e per regalare benessere: lo raccontano Roberta Bottari, suonoterapeuta, esperta di discipline bio-naturali e tecniche energetico-vibrazionali, e Fausto Redaelli, musicista, trainer, psicologo e psicoterapeuta, nel volume “Gong. Strumento di trasformazione” (Do it human Editori).

Il gong rimanda alle culture orientali, al loro bagaglio spirituale, e forse per questa associazione a viaggi psichedelici e non convenzionali il gong è stato usato da varie band rock dagli anni Sessanta, come i Queen o i Led Zeppelin.

Uno strumento terapeutico

L’impiego terapeutico del gong risale al secolo scorso, in associazione alla pratica yogica, e negli anni Ottanta del Novecento vengono ideati i bagni di gong: sessioni in cui i presenti (da soli, in coppia o in gruppo) sono distesi e vengono inondati dalle onde sonoro-vibrazionali di uno o più strumenti. Negli ultimi decenni, con il moltiplicarsi degli studi sulla suonoterapia, è emerso il potere di trasformazione psicofisica che i suoni, e specificamente quelli dei gong, possono avere.

Ogni suono è prodotto dalle vibrazioni emesse da una sorgente: propagandosi intorno a questa con un andamento a onda, investe i corpi vicini. Il suono particolare del gong e le sue enormi capacità vibratorie hanno effetti potenti sull’organismo: nelle sedute terapeutiche le onde sonore dello strumento saturano l’ambiente e non sono solo percepite dalle orecchie di chi le ascolta, ma attraversano anche il corpo dei presenti e interferiscono con la vibrazione che è propria di tutte le nostre cellule. In pratica “mettono in risonanza” i tessuti, trasmettendo loro energia, li massaggiano delicatamente, rivitalizzandoli, e riequilibrano la loro vibrazione naturale. La medicina orientale insegna che questa riarmonizzazione ha effetti terapeutici sull’intero sistema energetico dell’organismo e quindi sulla buona salute.

I benefici sulla mente

Ma non è tutto. Anche la nostra mente, sempre vigile, attiva, iper-sollecitata e attenta, con il suono del gong si acquieta: questo accade perché l’azione del cervello si esplica sotto forma di onde, con frequenze e quindi tipo di vibrazione diversa, e le vibrazioni che investono i partecipanti ai bagni di gong rallentano le onde cerebrali, creando i presupposti per un generale rilassamento psicofisico, che porta all’addormentamento, all’ascolto del proprio io più profondo, al contatto con l’inconscio, alla perdita della cognizione del tempo. Qualcuno sperimenta perfino stati simili alla trance.

Trasformazioni positive

Tutto questo, giura chi ha provato i bagni di gong, è fonte di trasformazioni positive nel corpo e nello spirito, che si traduce nella scomparsa di tensioni e disturbi di natura diversa, in una maggiore creatività e in una rinnovata capacità di guardarsi dentro o di risolvere i propri problemi: in poche parole, di un maggiore benessere generale.